Il Monologo del caffè è probabilmente la scena più famosa della commedia “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo. In essa si manifesta l’esaltazione tutta napoletana di un rito quotidiano, quasi sacro, in grado di conferire un momento di felicità a qualsiasi persona oltre le vicissitudini del quotidiano.
È un momento di riflessione, una pausa per prepararsi alla lotta quotidiana, un istante individuale o conviviale in cui la presenza dell’altro e dell’altrove si carica di significati e a volte consente di cogliere presagi o suggerimenti sopiti nell’inconscio.
A questo stesso rituale profondo e lieve assieme, si ispira il cantautore napoletano Lino Blandizzi nel suo nuovo singolo intitolato “Il buon giorno del caffè”.
Il brano, scritto insieme al giornalista e scrittore Piero Antonio Toma, confluirà in un nuovo cd che uscirà a novembre 2015 ed è stato presentato il 29 giugno u. s. presso la Feltrinelli di P.zza dei Martiri in occasione dell’evento dedicato alla presentazione del libro “Caffè di Napoli” (Compagnia dei Trovatori Edizioni), un’antologia che raccoglie testi di 25 autori tra cui Maurizio de Giovanni, Valeria Parrella, Massimiliano Virgilio e Nando Vitali.
Lino Blandizzi, con la sua voce calda e dalla musicalità partenopea e mediterranea, canta nel suo brano “E comme comme coce, chi ’o vo’ amaro e chi ’o vo’ doce. Arte e cultura so sti vvoce, siente comme comme coce…”, compendiando in questi versi la vera e propria filosofia napoletana che incarna in ogni più piccola cosa del quotidiano la cultura, proprio come nel monologo di E. De Filippo che nella prassi lenta e accurata della preparazione del caffè, ci fa già pregustare quello che sarà senza che esso abbia ancora preso forma.
È la cultura napoletana, questa. Un modo di vivere apparentemente lento e poi improvvisamente irruento. Un quotidiano lentamente quasi trascinato e poi vorticosamente travolgente. Come lo stesso Lino Blandizzi afferma: “Per me il caffè è una filosofia di vita. Aiuta a vivere e a pensare. Mi sostiene nel presente e mi aiuta a proiettarmi nel futuro”, e aggiunge che il colore bruno del caffè rappresenta in realtà non l’oscurità e la perdita ma la possibilità di inventare e di creare dal buio, cioè dal nulla, per superarlo. Il caffè, quindi, ha il potere di “far pensare, sostenere nei momenti di sconforto, proiettarsi nel futuro, attraverso il presente, ed aiutare chi è in difficoltà“.
Il singolo è stato registrato alla Peppers Rec e arrangiato e mixato da Peppe Cozzolino, e sarà presentato anche Mercoledì 10 giugno al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, (via dei Mille, 60, Sala Conferenze III piano) alle ore 17.00.
Un brano che fa pregustare grazie al suo aroma prezioso, gli altri sapori e significati di cui ci arricchiremo a novembre con l’uscita del nuovo cd del nostro Lino Blandizzi.
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