Lino Palma, testimone dei fatti di Roma: “Se siamo ancora vivi lo dobbiamo a Ciro Esposito”

Il Presidente del Club Napoli Milano Partenopea ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino in merito ai fatti di Roma

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La paura e lo sgomento per i fatti di Roma è ancora tanta, soprattutto negli occhi di chi ha vissuto quel momento: tra i tanti tifosi presenti a Tor Di Quinto, quel maledetto 3 maggio, ce ne è uno in particolare, Lino Palma, Presidente del Club Napoli Milano Partenopea. A Il Mattino, il tifoso azzurro ha parlato dei momenti terribili durante la guerriglia umana.

Giustizia per Ciro

“Non bisogna dimenticare ma ottenere giustizia e non vendetta, come vuole la famiglia di Ciro” ha dichiarato il tifoso azzurro. “Su quel bus eravamo 78 persone, la nostra prima trasferta, doveva essere una festa ma non è stato così. Ricordo che sono stati attimi terribili, ancora adesso non mi spiego certe cose, mi fa molto male parlarne, ho negli occhi le lacrime dei bambini, il terrore sui volti dei miei amici”.

Polizia assente

“Cio’ che ancor più mi ha sconvolto è stato il comportamento della polizia” ha poi proseguito Palma. “Assurdo, vergognoso che non sia intervenuta, che non l’abbia soccorso nonostante fosse li a pochi passi. Non mi spiego come mai il Questore di Roma non si sia ancora dimesso. Abbiamo partecipato a trasferte molto meno rischiose e c’è stata una maggiore sicurezza, quella che è mancata assolutamente il 3 maggio”.