Lino Renzi, noto come il Cannibale di Torrione nel salernitano, è stato prosciolto dall’accusa di omicidio e cannibalismo per infermità mentale. L’uomo nel luglio 2013, in un momento di follia, uccise e massacrò la madre Maria Pia Guariglia nella loro casa di Torrione, poi ne mangiò il cadavere.
“Prosciolto perché è incapace di intendere e di volere”, questo quanto deciso dal giudice Renata Sessa. Lino Renzi non trascorrerà nemmeno un giorno in carcere, ma per lui il giudice ha deciso che dovrà essere ricollocato in una Rems, cioè una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza che, al tempo stesso, fornisce percorsi terapeutico riabilitativi territoriali per i soggetti a cui è applicata una misura alternativa al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario (OPG) e all’assegnazione a casa di cura e custodia. Lino Renzi non sarà dunque libero.