L’Insigne ritrovato

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L’Insigne ritrovato. Dopo tante incomprensioni tra il giocatore ed il pubblico del San  Paolo, Lorenzo Insigne finalmente ha ritrovato il vecchio feeling con i tifosi del Napoli. Le lacrime dopo il gol della vittoria contro il Torino (partita vinta dagli azzurri per 2 a 1), sono state come un gesto liberatorio dopo 370 minuti di vera sofferenza calcistica, in sua difesa, anche se non richiesto e forse non necessario, è sceso in campo il suo “vecchio” maestro Zeman provocando la risposta piccata di Benitez, che ha ricordato che Zeman lo ha allenato in serie B, facendo intendere che la serie A è tutt’altra cosa.

Una sfida nella sfida

La partita di domenica sera sarà sicuramente importante per “Lorenzinho”, perché sfiderà Mazzarri che l’ha lanciato nel mondo del grande calcio nel 2010, dopo l’esperienza al Pescara, dove appunto allenava Zeman, e insieme ad Immobile ed a Verratti (vero rimpianto del Napoli) ha dato vita ad un trio delle meraviglie.Il tecnico di San Vincenzo è stato spesso accusato di non averlo valorizzato abbastanza (nonostante le 37 presenze), ma ciò nonostante Insigne ha espresso la sua più profonda gratitudine per Mazzarri, che comunque gli ha dato fiducia, qualche volta anche a discapito dei cosiddetti “titolarissimi”.

Un nuovo contratto per Lorenzinho

Il Napoli adesso prova a blindarlo offrendogli un contratto fino al 2019 aumentandogli sensibilmente lo stipendio così da respingere la corte della Fiorentina e delle big inglesi (Arsenal e il Liverpool) sempre pronte a fiondarsi sui ns. campioni. Tutto questo sarà sicuramente da sprone per Insigne che sogna di conquistare la maglia dell’Italia  (già indossata durante lo sfortunato mondiale in Brasile) per EURO 2016 perché Conte ha fatto capire più volte che per meritare la Nazionale occorre essere calciatori che ci mettono passione, e Insigne né ha tanta. Anche perché attualmente la nazionale italiana non appare così dotata da un punto di vista tecnico da poter fare a meno del talento di Lorenzo.