Il pareggio dell’Inter di Inzaghi in casa della Sampdoria porta il Napoli a quindici punti di vantaggio sulla seconda in classifica.
Vincere due volte il derby, alzare al cielo la Supercoppa Italiana, essere l’unica squadra ad aver battuto il Napoli in campionato. Ma anche i pari contro Monza e Sampdoria, la sconfitta interna contro l’Empoli. L’Inter si specchia ancora una volta nei suoi fantasmi. E si ritrova coinvolta di nuovo nella bagarre per conquistare un posto Champions. Proprio quando tutto lasciava pensare che la squadra di Inzaghi sarebbe potuta essere l’unica reale antagonista del Napoli, lo 0-0 di Marassi rimanda al mittente i sogni di gloria nerazzurri.
E pensare che la gara contro la squadra con il peggiore attacco d’Europa sembrava essere cominciata nel miglior modo possibile. Persino con un Lukaku tornato molto più simile al centravanti in grado di trascinare l’Inter allo scudetto due anni fa. Ma se il conto totale dei tiri dice 25, solo 5 dei quali nello specchio della porta, allora c’è davvero qualcosa che non va.
Qualcosa che forse sta tutto nella lite tra lo stesso Big Rom e Barella. Il centrocampista sardo si lamenta dopo uno stop sbagliato dal compagno, che però non ci sta e comincia a dirgli di star zitto, fino a degenerare in offese più che personali sotto gli occhi di tutti. Compreso Inzaghi. Che da lì a poco sostituirà entrambi. Allo stesso momento. Ed è quello il momento in cui si spegne la luce. Con il cronometro che continua a scorrere inesorabile fino alla traversa di Acerbi nel finale.
Episodio che salva la Doria, lasciando accesa una flebile fiammella di speranza per la salvezza. Complice anche la vittoria nel pomeriggio del Verona contro la Salernitana. I campani si ritrovano risucchiati, con lo Spezia, nei gorghi della lotta per non retrocedere. Corsa ormai senza dubbio più emozionante di quella per lo scudetto.