Carlo Ancelotti ha parlato alla viglia della sfida di Champions.
Calcio Napoli Ancelotti | Vincere per allontanare la tempesta, trovare spiragli di sole e serenità e mettersi alle spalle settimane di pioggia acida e alta tensione. Il Napoli degli ‘ammutinati’ multati dal presidente De Laurentiis sceglie la partita più complicata e insidiosa del girone di Champions per scrivere i suoi destini, non legati solo alla sua possibile qualificazione al prossimo turno della massima competizione continentale. Quella contro il Liverpool è diventata la sfida della svolta e della verità dove il club partenopeo è chiamato a dare risposte soprattutto a se stesso. Battere i campioni d’Europa ad Anfield Road sarebbe un’impresa che va al là del risultato storico che garantirebbe l’approdo matematico alla seconda fase.
La squadra è chiamata ad una prova di coraggio, personalità, orgoglio e il palcoscenico offerto dai Reds è quantomai di più suggestivo per ritrovare compattezza e provare a raddrizzare un inizio di stagione scoperchiato da tempeste all’interno del gruppo. Ancelotti sa che il match è gonfio di aspettative e alla vigilia del giorno più lungo mostra serenità e lucidità chiamando i suoi a raccolta: “Questa partita vale molto, abbiamo due match ball per passare il turno. La sfida di domani è difficile ma anche molto interessante ed eccitante. I grandi tennisti al primo match ball lo chiudono. Dobbiamo avere coraggio e personalità. I timori bisogna lasciarli a casa. Abbiamo la possibilità di rispondere in campo e siamo motivati anche sul piano psicologico. Non siamo riusciti ad esprimere tutto il nostro potenziale. Serve un colpo magico per tornare ad esprimersi ai nostri livelli”.
Una magia dunque per riacquistare autostima e zittire le voci che raccontato di un ambiente disgregato arrivato a Liverpool senza il presidente De Laurentiis. “Il silenzio stampa è stata una maniera per concentrarci sulle vicende di campo. Tante bocche hanno parlato a sproposito. Non ci sono giocatori e società contro. La società si rende conto che la la squadra non sta ottenendo i risultati che a livello tecnico non soddisfano nessuno”, ha voluto sottolineare e sui provvedimenti presi dalla società sui giocatori ha risposto con il piglio del condottiero facendo intendere che le dimissioni non sono mai state da lui paventate: “Non è mai venuta a mancare la fiducia della società e dei giocatori. Di momenti delicati ce ne sono stati in una carriera di allenatore. Ma c’è volontà e impegno da parte di tutti per risolvere le cose al meglio. Perché, checchè se ne dica all’esterno, qui c’è unità di intenti tra club, allenatore e squadra. E quando c’è unione di intenti si riesce ad uscire da periodi come questi. Si sta parlando del passato, ora è il presente. Tutti i giocatori sono concentrati su quello che dobbiamo fare sul campo. Ora vogliamo qualificarci e se possibile farlo come primi nel girone”.
Tutti uniti e compatti. Con la spinta del suo presidente: “L’ambiente è molto più sereno di quanto si dica, siamo concentrati su come uscire da questo momento. Mancherà Insigne, una assenza importante. Ha un problema al gomito e non poteva esserci. Dobbiamo valutare Ruiz e Mario Rui ma giocheremo in 11. Lozano, Allan, Koulibaly stanno molto bene. Le prestazioni non ci soddisfano proprio per il valore di questa squadra. E non soddisfano neanche me. Il presidente sta bene, mi chiama tutti i giorni, si sente molto il supporto da parte sua”.
Una vittoria restituirebbe sorrisi ormai dimenticati. Servirà però disinnescare i Reds e la classe di Salah che ha recuperato dall’infortunio alla caviglia e sarà in campo dal primo minuto. “Non so bene cosa sia accaduto al Napoli ma è forte e Ancelotti non ha bisogno di consigli”, ha dichiarato Jurgen Klopp, tecnico campione d’Europa.