Sono iniziate il 21 settembre a Napoli le riprese del film “L’Ombra di Caravaggio” scritto, diretto e interpretato da Michele Placido che dopo cinquant’anni di carriera, e quattro anni di lavoro sul progetto, firma il suo quattordicesimo film da regista su una sceneggiatura di Sandro Petraglia, Michele Placido e Fidel Signorile. Nel corso delle riprese, la troupe si spostera’ fra Napoli, Roma, i dintorni di Viterbo, Ariccia, Frascati e Malta. Prodotto da Federica Vincenti, “L’Ombra di Caravaggio” è una produzione Goldenart Production con Rai Cinema. Una coproduzione italo francese con Charlot, Le Pacte, Mact Production, in collaborazione con Film Commission Regione Campania e QMI. Il film e’ realizzato con il contributo del Ministero per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo – Direzione Generale Cinema e audiovisivo e della Regione Lazio. Le vendite internazionali sono affidate a Wild Bunch International. “L’Ombra di Caravaggio” uscira’ in sala in Italia distribuito da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.
Il cast vede Riccardo Scamarcio nel ruolo di Caravaggio, Louis Garrel interprete della misteriosa Ombra, Isabelle Huppert nelle vesti della marchesa Costanza Colonna e Micaela Ramazzotti che incarna la prorompente Lena. Al loro fianco una schiera di eccellenti attori – da Vinicio Marchioni a Lolita Chammah, da Alessandro Haber a Moni Ovadia, da Lorenzo Lavia a Brenno Placido, fra gli altri – con Michele Placido nel ruolo del Cardinale Del Monte. Il film segna l’esordio cinematografico di Tedua, l’artista e rapper tra i piu’ influenti della nuova scena musicale italiana, nel ruolo di Cecco.
Dietro le quinte un team di pluripremiati artisti come Tonino Zera per le scenografie, Carlo Poggioli per i costumi, mentre la fotografia e’ affidata a Michele D’Attanasio e il montaggio a Consuelo Catucci. Le musiche sono dei Planetoid. Un film evento sull’intricata e avventurosa esistenza del grande pittore del ‘500 – gia’ una popstar al suo tempo – raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nell’insondabile mistero del suo animo tormentato. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un’artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale.
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