In una lunga intervista rilasciata alla Repubblica.it, il sindaco Luigi de Magistris, punta il dito contro la decisione di Alfano di aumentare il numero dei militari in città. “Militarizzare la città non serve. Quello che fa la differenza è una maggiore presenza di divise in strada. Più personale che vigili, giorno e notte. E poi, a dircela tutta, non escludo che sul tema sicurezza, in questo Paese, i sindaci possano avere qualche potere in più”, spiega ai colleghi della Repubblica il primo cittadino di Napoli.
Inoltre, Luigi de Magistris, non ci sta al quadro dipinto da molti su Napoli, un tela dove prevale solo il rosso sangue della criminalità: “È letteratura. Bella letteratura sul crimine, ma unilaterale”. “Napoli è città vitale – continua – attraversata da un grande moto di orgoglio che forse non gode di grande comunicazione, ma esiste. Napoli bisogna viverla per raccontarla, starci dentro. Visto da fuori, tutto si appiattisce. Anche io, se volessi fermarmi ai numeri, potrei dire che fino a 4 o 10 anni fa si ammazzava molto di più: ma non lo faccio questo errore. Io guardo all’antimafia sociale, agli spazi che apriamo in periferia per i giovani, e alle ondate di turisti che stiamo riscontrando da tempo. Folle di visitatori che non si vedevano da decenni. Questo fa un sindaco. Mentre prevenzione e repressione sono compiti di forze dell’ordine e magistratura”.
Luigi de Magistris, “l’esercito non è una soluzione”
“È utile se lo impieghiamo com’è avvenuto in passato – ribadisce il sindaco – cioè delegare ai soldati quei compiti di sorveglianza che oggi sono in carico a polizia, carabinieri o finanzieri. Perché l’arrivo dell’esercito libera energie da utilizzare nel controllo mirato di territori in centro o in periferia. Napoli è una delle ormai poche città in Italia dove giovani e meno giovani vivono anche di notte: questa è una ricchezza sociale, ma va tutelata”.
“Abbiamo il problema delle bande di camorra che vogliono riportare Napoli al passato? Il ministro ha sottolineato importanti risultati e grande sinergia tra pezzi dello Stato e forze dell’ordine nel contrasto ai clan di camorra, e concordo pienamente. Il problema però resta dello Stato: anche se i cittadini chiedono tutto al sindaco, unico politico che sta in mezzo alla gente, e difatti non mi spiacerebbe…”. “Di avere più poteri se ne discute da tempo – sottolinea – e credo che in forme molto graduali sia giusto dotare il sindaco di maggiori possibilità”.
L’intervista della Repubblica (qui quella completa), si conclude con il sindaco Luigi de Magistris che ricorda: “Nei prossimi mesi andrà finalmente aggiudicata la gara dell’illuminazione, 50 milioni per dieci anni. E tutta in “led”. Non solo saranno impianti meno inquinanti, ma avremo più luce e su più strade. È quello che può fare un sindaco: insieme alla lotta alla devianza, alla promozione del vivere civile. Per il resto, col ministro ci siamo intesi benissimo”.