Ha prima avvelenato il figlio di due anni e poi si è suicidata usando un coltello: è questa, al momento, la ricostruzione ritenuta dagli investigatori più probabile per la morte di una donna – Anna Esposito, di 32 anni – e del figlio, trovati senza vita e sporchi di sangue sul letto della loro abitazione, a Melito (Napoli). A scoprire i cadaveri – si è saputo dai Carabinieri di Giugliano (Napoli), intervenuti sul posto – sono stati il fratello e la sorella della donna.
Il fratello e la sorella scoprono i corpi di madre e figlio trovati morti
Il fratello e la sorella della donna sono entrati in casa utilizzando le chiavi avute dai vicini, e hanno poi dovuto sfondare una porta interna per accedere alla stanza dove c’erano i due corpi. Sulla donna sono state rilevate le ferite del coltello, mentre sul figlio al momento non è stato trovato alcun segno di violenza. Secondo gli investigatori, non si è trattato di un gesto improvviso ma di un proposito che Anna Esposito ha maturato negli ultimi tempi.
Madre e figlio trovati morti a Melito. La donna si era separata di recente dal marito
La donna lavorava in una fabbrica della zona di Melito, dove abitava, al numero 32 di viale Kennedy, e di recente si era separata dal marito. Proprio questa separazione – secondo quanto emerso finora – l’aveva profondamente colpita.