Il Madre di Napoli nel segno dell’estate con le mostre ‘Clément Cogitore – Ferdinandea’ e ‘Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismo e fascismo’
Doppia offerta per l’estate al Madre nel segno della storia e della memoria: si aprono il 24 giugno le mostre ‘Clément Cogitore – Ferdinandea’, una anteprima internazionale, e ‘Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismo e fascismo’, a cura della direttrice artistica del museo di arte contemporanea Kathryn Weir.
Nella prima (fino al 12 settembre) l’artista francese indaga, attraverso film in 16 mm, video, fotografie e documenti storici, sull’emergere e l’inabissarsi di un’isola vulcanica apparsa nelle acque del Mediterraneo tra la Sicilia e la Tunisia nel 1831 e scomparsa dopo sei mesi. Oggi otto metri sotto le onde, Ferdinandea potrebbe in qualsiasi momento riemergere a seguito di un’ulteriore attività sismica.
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La presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Angela Tecce ha presentato anche ‘Bellezza e Terrore’, mostra che parte dalla Napoli degli anni Trenta e Quaranta con opere d’arte basate sulla ricerca, architetture e materiali d’archivio. Il progetto che riflette sulla Mostra d’Oltremare (inaugurata a Napoli il 9 maggio 1940) esplora attraverso gli occhi di artisti contemporanei e pensatori la storia e l’eredità contemporanea della violenza intrecciata del colonialismo e del fascismo, a cento anni dalla sua ascesa.
Tra le storie raccontate anche quella di sessanta tra donne uomini e bambini, trasportati dall’Etiopia, dalla Somalia e dall’Eritrea e costretti a partecipare alla costruzione della mostra e poi a figurare nel suo “villaggio indigeno”.
Commissionate nuove opere a Rossella Biscotti, Sarah Abdu Bushra & Dawit Seto, Alessandra Cianelli, Leone Contini, Decolonizing Architecture Art Research (DAAR), Binta Diaw, Theo Eshetu, Délio Jasse, Giulia Piscitelli e Justin Randolph Thompson (fino al 26 settembre). Il 24 giugno giornata di studio internazionale “Napoli – Balcani | 1940 – 2020: L’eredità materiale del colonialismo fascista alla Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare”, organizzata dal centre André-Chastel di Sorbonne Université e dal museo Madre.