E’ di pochi giorni fa una notizia che ha sconvolto la comunità di Aprilia (Lt) nel maggio del 2023: parte ufficialmente il processo verso una madre che ha torturato per ben due anni i propri figli di 5 e 7 anni con acqua bollente, morsi di topo e bruciature di sigarette spente sulla pelle. Le vittime sono state tratte in salvo da una volante della polizia che li ha trovati in un casolare in periferia, svestiti e denutriti. La madre aguzzina, 26enne, stava organizzando la sua fuga verso la Francia. Ben poco sappiamo della triste vicenda, se non che la donna aveva smesso di occuparsi dei suoi figli subito dopo aver trovato un nuovo compagno (il marito, nonché padre delle vittime, sarebbe estraneo alla vicenda, visto che non abita più in Italia da tempo) con cui si era trasferita in un casolare di Aprilia. “Erano ridotti come i bambini del campo di sterminio di Auschwitz” ha dichiarato l’ispettore della Squadra Mobile Fabio Reali per descrivere le condizioni di queste creature. Un episodio questo, un triste e macabro episodio, che si va ad aggiungere a quello di cui molto si è parlato la settimana scorsa avvenuto a Traversetolo (Pr), dove una giovane ragazza è stata arrestata per aver ucciso e seppellito vivi nel suo giardino di casa i suoi 2 bimbi appena nati.
Ora toccherà agli inquirenti stabilire una giusta condanna per entrambe, ma ciò che dovrebbe far fermare per un attimo tutti noi a riflettere è una domanda semplice ed al contempo dalla difficile risposta: che cos’è diventata la società? Dov’è finita la dolcezza e l’infinito amore di una mamma? Questo genere di omicidi sta avvenendo sempre più spesso ed ogni volta si resta increduli, un senso di amarezza ci pervade, è del tutto inconcepibile all’occhio umano che una madre, la culla della Vita, possa macchiarsi di un simile crimine nei confronti del suo stesso figlio, l’indignazione è tanta, troppa! Una materia che sarà di sicuro nelle mani di esperti psichiatri ora, ma che a noi “comuni mortali” lascia un interrogativo tanto forte quanto umano: perché mai queste donne scaricano la loro rabbia e le loro frustrazioni sui propri figli?
Tante, troppe sono le donne al mondo che magari hanno un enorme bagaglio d’amore da poter donare ad un figlio, seppur magari non possono averlo … e allora perché magari tante cicogne viaggiano spesso solo verso chi non ha un cuore? Forse è proprio vero il vecchio modo di dire: “tanto pane viene dato a chi non ha i denti per poterlo mangiare … “.