Il Maglificio 100 Quindici Passi con sede in via E. De Filippo a Quindici è stato inaugurato il giorno 21 ottobre alla presenza di numerosi cittadini accorsi per l’occasione.
Taglio del nastro all’inaugurazione il presidente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie Don Luigi Ciotti, nonché il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, il Prefetto di Avellino Carlo Sesse, il Sindaco di Avellino Eduardo Rubinaccio, l’onorevole e giornalista Rosaria Capacchione e l’onorevole Claudio Fava. La villa apparteneva al clan Graziano, la stessa venne confiscata nell’ottobre del 2005 ma in via definitiva solo nel settembre del 2009, successivamente allo smantellamento dell’intero clan; il Maglificio – il bene immobile sequestrato è così chiamato perchè produrrà maglieria artigianale – rappresenta il primo bene confiscato ad Avellino, oltretutto al suo interno si cercherà di attuare un progetto sperimentale in cui si darà origine in un bene immobile ad un impianto produttivo che possa riqualificare il territorio, e allo stesso tempo dare delle opportunità di lavoro in un periodo storico come questo in cui la disoccupazione raggiunge numeri elevati, soprattutto nel Sud Italia.
Il soggetto che gestisce il progetto, nonché l’utilizzo della medesima struttura è la Oasiproject Cooperativa Sociale, la quale si è occupata di fornire ai lavoratori un percorso di formazione teorico – pratico nell’ambito tessile, altresì quello meramente più meccanico, per comprendere come utilizzare le macchine. La formazione ha salvaguardato non solo l’aspetto economico e dunque lo stimolo per eccellenza ( si potrebbe dire), ma ha fatto si che nei lavoratori suscitasse un senso di collaborazione, nonché un riscatto socio – culturale. A Villa Centoquindici lavora anche Sebastiano Scibelli, fratello di Nunziante Scibelli considerato la prima vittima innocente durante la faida tra il clan Graziano e il clan Fava; Sebastiano è uno dei migliori dipendenti, sempre disponibile, concreto e soprattutto un grande lavoratore: ha la stima di molti, tra cui e soprattutto del Presidente della cooperativa Pasquale Capoluongo.
Durante l’inaugurazione del Maglificio 100 Quindici Passi ci sono stati molteplici interventi, tra cui volti di giovani rappresentanti dell’associazione Libera di cui è Presidente Don Luigi Ciotti, il quale ha ricordato che il problema non sono i mafiosi, ma noi, noi perchè non siamo riusciti a voltare pagina, ancora, ritiene che bisogna partire da una autoriforma che tenga conto del risveglio di ogni coscienza, di una maggiore umiltà e conoscenza. Una grande sfida per i cittadini di Avellino, una sfida che ha già provocato delle reazioni forti e prepotenti sia nei confronti della cooperativa che nei confronti del Sindaco Rubinaccio; ma non un passo indietro, la paura è umana – ci dicono – ma sono proprio questi gesti che ci rendono più forti e avvicinano le persone a partecipare.
di Bruna Di Dio
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