di Redazione
Un ciclone devastante si è abbattuto ieri sulla Sardegna scatenando panico e morte nell’isola italiana. In sole 24 ore la Sardegna è stata colpita da punte di 450 millimetri di pioggia, un caso eccezionale di maltempo in un territorio che, solitamente, vede scender tanta acqua piovana in almeno sei mesi.
E’ iniziata presto la conta dei danni, la notizia delle prime vittime dell’alluvione si è avuta già ieri sera, ma da questa mattina il bilancio continua a salire. Ben 18 i morti, di cui 4 bambini; 2 persone risultano ancora disperse; 2737 cittadini sono stati evacuati. Molte strade sono state chiuse a causa di allagamenti, frane e cedimenti di vario genere; rallentata la circolazione dei treni sull’intero territorio dell’isola, mentre solo questa mattina è stato possibile riaprire l’aeroporto di Olbia.
La giunta si è riunita d’urgenza per dichiarare lo stato d’emergenza e stanziare 5 milioni di euro per finanziare i primi aiuti alla popolazione. “Cleopatra” – così è stato denominato il devastante ciclone – ha colpito duramente la costa centro-orientale dell’isola: Olbia, Nuoro, la Gallura, la Baronia sono le zone più disastrate. Immediati sono giunti anche gli aiuti e i commenti di cordoglio per le vittime e solidarietà alla popolazione sarda dal governo nazionale: il premier Enrico Letta ha, infatti, annunciato finanziamenti da destinare agli aiuti per 20 milioni di euro ai quali, presto, potrebbero aggiungersi ulteriori fondi provenienti dalle casse dell’Unione Europea.
19 novembre 2013