Mamma di Ciro Esposito attacca il Sindaco di Roma Marino: è un uomo piccolo

Ora si preoccupa per un monumento, ma non si preoccupò di Ciro quel 3 maggio. Questo il duro messaggio lanciato dai microfoni di Radio Kiss Kiss dalla Mamma di Ciro Esposito.

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Omicidio Ciro Esposito

Ieri, intervenuta ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, la mamma di Ciro Esposito ha espresso il suo parere sui recenti fatti di cronaca accaduti nella capitale alla vigilia del match di Europa League tra Roma e Feyenoord, dove i tifosi, o meglio gli hooligans olandesi, hanno tenuto sotto scacco un’intera città per diverse ore, creando disordini in più zone della città, ma sopratutto danneggiato e sbeffeggiato la fontana Barcaccia di Piazza di Spagna, uno dei simboli della capitale, restaurata di recente.

E le parole usate dalla mamma di Ciro Esposito non sono state certo leggere, sopratutto nei confronti del sindaco di Roma Ignazio Marino: “È un uomo piccolo, preoccupato per un monumento e non per ciò che è successo il 3 maggio a Roma, ciò che è successo a Ciro. Quando Ciro era ormai spacciato mi cercò perché voleva pagarmi i funerali, ma rifiutai perché già c’era chi aveva provveduto, lo ringraziai ma avrei preferito che mi avesse cercato prima“.

Mamma di Ciro Esposito: Bisogna fermare questo tipo di calcio

Dopo la morte del proprio figlio ricordiamo che la signora Esposito ha mostrato una grande forza d’animo e sopratutto un grande coraggio, non urlando mai contro nessuno, ma portando sempre con se, per gli altri, un messaggio di pace. La sua è una lotta alla violenza nel calcio, che le ha strappato dalle mani via il suo Ciro, con l’amore. E oggi, Antonella Leardi, tornata sull’argomento, per i disordini avvenuti nella capitale, continua con la sua crociata pacifica contro la violenza nel calcio: “Ho visto immagini orribili. Bisogna fermare questo tipo di calcio. È un appello che faccio dopo ciò che è successo a Ciro. Questo messaggio di pace è l’unico modo per tenere vivo il ricordo di Ciro. Abbiamo bisogno di aiuto, da parte delle istituzioni e da parte di tutti“.