“Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli” scende in piazza per chiedere la sicurezza in città (VD)

Slogan, striscioni e cartelloni contro l’amministrazione de Magistris. I manifestanti al primo cittadino: «Vergogna, dimettiti»

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Circa 100 persone sono scese in piazza per manifestare contro la situazione della sicurezza che attualmente fa dormire pochi sonni tranquilli a tanti napoletani. La manifestazione, organizzata dall’associazione Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli, guidata dal presidente Lucio Mauro è partita da piazza Trieste e Trento per poi raggiungere piazza Municipio, dove sono stati scanditi slogan contro il sindaco de Magistris.

Secondo i cittadini scesi in piazza la responsabilità civile e morale di quanto sta accadendo in questi giorni – in particolare sulla vicenda del crollo della galleria che ha visto la morte del giovane Salvatore Giordano – sarebbe del sindaco de Magistris, principale garante della sicurezza dei napoletani. «Siamo in una città dove dobbiamo guardare in alto per fare attenzione a quello che ci cade in testa o dobbiamo guardare a terra per cercare di evitare le buche – dichiara Bona Mustilli – Napoli è diventata un vero e proprio percorso di guerra. Si pensa ai grandi eventi – continua – e si tralascia il tema centrale della sicurezza che dovrebbe essere una priorità dell’amministrazione».

«Noi non chiediamo i grandi eventi – dichiara il principale artefice del corteo di protesta Lucio Mauro – noi chiediamo al sindaco de Magistris di occuparsi delle esigenze quotidiane dei napoletani, non degli eventi che non portano nulla alla città. Il sindaco – continua – secondo la legge è il principale responsabile della sicurezza in città. Dichiarandosi parte offesa nella vicenda che ha visto coinvolto il povero Salvatore Giordano de Magistris offende una intera città».

Poche, decisamente poche le persone scese in piazza. Gli organizzatori dell’evento non sembrano, però, sorpresi dalla scarsa partecipazione figlia, secondo Lucio Mauro, dell’attitudine a non preoccuparsi fin quando i problemi non toccano personalmente la gente.