Doveva essere un corteo tranquillo quello dei tanto attesi “black block” che dovevano invadere Napoli in occasione della visita dei vertici della Bce. La tanto temuta invasione non c’è stata e il corteo Block Bce è stato per gran parte pacifico. Le prime avvisaglie degli attimi di tensione che si sarebbero vissuti di li a poco si sono registrate nei pressi del tribunale dei minori, quando alcune frange estreme – purtroppo presenti in tutte le manifestazione – hanno lanciato uova e bombe carta contro la struttura.
Affacciati ai balconi numerosissimi abitanti della zona che, in alcuni casi, hanno persino applaudito i manifestanti. Nella maggior parte dei casi, però, l’indifferenza l’ha fatta da sovrana nelle persone che, per oggi, hanno preferito restare chiuse in casa. Anche le attività commerciali sono rimaste chiuse. Il 99% dei negozi del quartiere sono rimasti chiusi a causa del timore di ruberie o saccheggi. Molti lamentano il fatto che, nelle scorse ore, gli stessi esponenti delle forze dell’ordine e i politici di quartiere abbiano “invitato” a tenere chiuse le attività per il concreto pericolo di ripercussioni.
All’altezza dell’ospedale C.T.O. oltre alla pioggia reale sono piovuti sul corteo gli scroscianti applausi dei medici, degli infermieri e degli stessi pazienti del nosocomio che hanno, in questo modo, simbolicamente fatto atto di partecipazione. Tutto sembrava avviarsi verso binari calmi e tranquilli quando, giunti in prossimità dell’incrocio di Capodimonte, i manifestanti si sono trovati di fronte ai reparti di polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Dai direttivi del corteo è partito l’ordine di formare un “cordone” di sicurezza tra il corteo e la polizia schierata proprio per evitare pericolosi contatti quando, improvvisamente, è partita la carica delle forze dell’ordine.
Potentissimi getti d’acqua, seguiti dai gas lacrimogeni, hanno colpito i manifestanti in testa al corteo. La successiva carica ha alimentato notevole tensione in quanto il corteo è risultato, così, spaccato in due. Non si conoscono ancora le motivazioni ufficiali alla base di una carica verso una manifestazione che fino a quel momento si era tenuta in maniera tranquilla e pacifica. Voci di corridoio parlano della volontà di alcuni facinorosi di servirsi di una scala, effettivamente sequestrata dalla polizia, per scavalcare il muro di contenimento del bosco e prendere alle spalle la polizia.
Gli organizzatori della manifestazione rigettano al mittente le accuse precisando che la scala non doveva servire ad altro che ad affiggere un grosso striscione che era in quel momento in preparazione. Fortunatamente, però, a parte i soliti contusi e i danni procurati a uno dei semafori dai potenti getti d’acqua, non si sono registrati incidenti di sorta. Gli animi si sono calmati e il resto del corteo ha potuto raggiungere il troncone che si trovava isolato nei pressi del tondo di Capodimonte. Il corteo si è riunito per proseguire, in maniera non autorizzata, verso piazza Bovio, dove si è sciolto spontaneamente intorno alle 15.
This post was published on Ott 2, 2014 18:46
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