Il direttore del Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, ha presentato la programmazione per le prossime festività
Un Natale tutto d’oro nel segno dei Bizantini e non solo, tra presepi artigianali, digitali e l’apertura terzo storico giardino. Il direttore del Mann, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini ha presentato la programmazione per le prossime festività. Dal 7 dicembre aprirà la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario” con un focus su Napoli, che fu città bizantina per circa cinque secoli.
Oltre 500 i reperti da vari musei italiani e internazionali, molti di questi visibili per la prima volta come quelli provenienti dagli scavi della linea metropolitana di Napoli e da Salonicco, Curatore Federico Marazzi, coordinatrice Laura Forte, la mostra organizzata da Villaggio Globale International, è realizzata con il sostegno della Regione Campania.
Tra le tante attività, nelle sale di Villa dei Papiri si potrà visitare il presepe dell’Associazione Presepistica Napoletana dedicato quest’anno a Carlo III di Borbone, non mancherà anche un percorso multimediale sul tema. Dal 19 dicembre, riapre il Giardino della Vanella (progetto di Silvia Neri) con la peschiera voluta da Amedeo Maiuri nel 1932.
“Presentiamo la programmazione rinnovando il patto di trasparenza con i cittadini e quindi insieme al ‘Rapporto annuale’ sulle attività svolte lo scorso anno, il secondo della pandemia, in raccordo con il Piano Strategico 20/ 23 – ha detto Giulierini – nel ’23 avremo un museo mai così grande e ricco. A metà febbraio apriamo le splendide sale dell’occidentale chiuse da decenni che ospiteranno la statuaria della Campania Romana e poi la nuova sezione sulla tecnologia romana. Due le grandi mostre del ’23, su Alessandro Magno in parallelo con il restauro del mosaico e su Picasso e il Mann”.
Curatore del ‘Rapporto’ edito da Electa è Ludovico Solima. Per il quarto anno rilanciata la campagna abbonamenti Open Mann. Positive le previsioni per l’ultimo scorcio del ’22: da gennaio a inizio novembre, le presenze sono state già circa 400mila, raddoppiate rispetto al 2021, nel 2019 furono quasi 700mila.