Questi giorni di roventi polemiche seguite alla morte del povero Ivano hanno portato alle luci della ribalta la spiaggia libera più amata – e odiata – dai napoletani. Mappatella Beach si è scoperta essere così allo stesso tempo luogo di delizie e di mestizie per i napoletani che, in mancanza di una valida alternativa, sono soliti fare qui il bagno.
La calura estiva, infatti, nonostante il tempo altalenante non da tregua. I cittadini che non possono permettersi una imbarcazione per bagnarsi al largo o una casa di villeggiatura si trovano così a dover scegliere tra il fare il bagno sul lungomare o sfidare il gran caldo in casa. Mappatella Beach è una delle pochissime aree libere dove fare il bagno e se, da un lato, il comune ha previsto l’installazione di fontane e bagni chimici per dare un minimo di comfort ai tanti napoletani che quotidianamente affollano la spiaggetta, dall’altro gravi carenze si registrano in merito alla pulizia della spiaggia e all’inquinamento del mare.
In questi giorni una grande quantità di bottiglie di plastica, assorbenti e ogni genere di rifiuto galleggiante rende quasi impossibile fare il bagno. L’inquinamento dell’area di Mappatella Beach è stato più volte denunciato da Francesco Emilio Borrelli dei Verdi. Gli appelli sono rimasti, però, lettera morta e intanto centinaia di napoletani continuano a fare il bagno nell’immondizia.
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