Il 28 gennaio, nei locali dello storico Gambrinus di Napoli, è stato presentato “Maradò” di Anna Copertino (ed. Homo Scrivens). Una lettura emozionante e nostalgica per chi ha vissuto l’epoca del grande Diego ma al tempo stesso molto educativa per chi è nato dopo. E’ un libro della memoria di una pagina importante della storia della nostra città: il momento di un grande riscatto non solo sportivo ma anche sociale!
El Pibe de Oro ha vissuto il suo riscatto personale di ragazzino con una spettacolare innata abilità calcistica, con lui in campo non c’era mai da temere se non per lo stress a cui sottoponeva le coronarie del pubblico con i suoi interventi “soprannaturali”! E questo riscatto lo ha permesso anche a tutti noi napoletani, troppo stesso tenuti nel fango mediatico per aspetti socio-economici e politici nonostante l’incontestabile valore culturale della nostra città.
Diego è stato l’elemento aggregante di tutto il popolo partenopeo al di là degli status sociali sottolineando che esistono dei valori imprescindibili dalla natura umana quali l’attaccamento alle proprie origini, il legame con la terra natìa … “Maradò” è un libro di storia interessante dal punto di vista sociologico.
Una raccolta di ricordi delle emozioni che l’epoca di Maradona ha permesso di vivere a tutti coloro nel cui petto batte un cuore azzurro, TUTTI senza discriminazioni di sesso, di età, di livello culturale né sociale: nelle sue pagine si susseguono le firme di volti noti del mondo dello spettacolo, del giornalismo, di varie categorie professionali e di persone considerate “anonime” nel quotidiano ma che non lo sono state per Diego che non ha mai negato un abbraccio, un autografo e neanche un aiuto concreto anche se il suo aspetto umano più bello è stato troppo spesso sopraffatto da quello relativo ai suoi errori.
Non è un caso se l’idea di questo libro è nata proprio alla giornalista Anna Copertino, passionale, vulcanica, aggregante e fondamentalmente “azzurra fin nelle viscere” e non solo in senso calcistico! Sarebbe opportuno farlo leggere soprattutto ai ragazzi, a coloro che quel periodo non l’hanno vissuto ma che attraverso queste testimonianze possono cogliere il messaggio implicito ma importante nascosto in queste pagine: credere fortemente in un sogno può farlo divenire realtà ed ora è il momento di sognare la rinascita della nostra città e rivivere tutti insieme una gioia grande come quella del primo scudetto!
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