Cultura

“Maradona, il genio ribelle”, dal 1 aprile la mostra a Pompei

La mostra “Maradona, il genio ribelle” sarà inaugurata sabato primo aprile a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco.

Comincia il viaggio che tra immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo Vignati sono la dotazione della mostra “Maradona, il genio ribelle” che sarà inaugurata sabato primo aprile (ore 19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in piazza Bartolo Longo.

Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta al pubblico (fino al 9 giugno). Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i cimeli di Maradona.

Saranno presenti, inoltre, i curatori della mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l’artista Nello Petrucci ideatore dell’esposizione. Prevista anche la presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli scudetti del 1987 e del 1990, e dell’ex calciatore azzurro Gianni Improta.

“Maradona, il genio ribelle” è realizzata da Art and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48. Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma anche i suoi momenti più “intimi” in cui El Pibe de Oro rimaneva ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori e dall’entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani.

“Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili manifestazioni di gioia – sottolineano i promotori della mostra – in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle immagini del fotoreporter partenopeo”.

Ci sono, poi, i cimeli originali del Museo Vignati che fanno della mostra una “stanza delle meraviglie”: si va dalla camicia che Diego indossava il giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del Mundial ’86. Un’attenzione particolare sarà infine dedicata al rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle Opere di carità del Santuario mariano.

This post was published on %s = human-readable time difference

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

Recent Posts

Napoli-Atalanta, probabili formazioni e dove vedere la partita in streaming e tv

Napoli-Atalanta si disputerà domenica 3 novembre alle ore 12.30. Ecco tutti i modi per poter…

5 ore ago

Sul presepe a Napoli l’ultimo faccia a faccia Harris-Trump

Ultimo faccia a faccia, anche se virtuale, tra Kamala Harris e Donald Trump a Napoli…

5 ore ago

Don Franco Rapullino, parroco di San Giuseppe a Chiaia, contro Parthenope: “Un film blasfemo”

Don Franco Rapullino, parroco di San Giuseppe a Chiaia, a Napoli, che nel 1990 dall'altare…

5 ore ago

Coppia scomparsa a Frattamaggiore, si erano appena sposati e avevano lasciato i figli ai nonni

Ansia e preoccupazione in Campania per una coppia, Pietro Montanino e Maria Zaccaria, marito e…

5 ore ago

San Sebastiano al Vesuvio, calciatore 19enne ucciso in piazza con un colpo di pistola al petto

Si chiamava Santo Romano il ragazzo di 19 anni ucciso la scorsa notte dopo essere…

5 ore ago

Ognissanti, lungo weekend al Parco archeologico a Ercolano

Raddoppio delle giornate gratuite al Parco archeologico di Ercolano: dopo domenica 3 novembre che rientra…

1 giorno ago