Mai banale Diego Armando Maradona, che ha parlato ai taccuini di Tv Sorrisi e Canzoni, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in occasione dello spettacolo ‘Tre volte 10’, al Teatro San Carlo, per la regia di Alessandro Siani. “Mi è parso subito un uomo brillante, oltre che un ragazzo buonissimo. Lo dovevo alla gente di Napoli. L’ultima volta per la partita di addio di Ferrara non sono potuto scendere in campo. Essere su quel palco mi ha fatto ricordare tante belle cose vissute la i tifosi”. L’ex Pibe de Oro si è anche soffermato su fatti di campo, anzi, di panchina. “Con Sarri sarei andato d’accordo. Amo la sua qualità umana di saper stare vicino ai ragazzo. Vedendolo lavorare da vicino ho visto la sua sensibilità. La città lo ama perché non ha alcuna superbia. A Napoli ero circondato dalla gente. A casa mia, all’allenamento. Non potevo uscire dalla porta. Ma tutto era ripagato dalla carica che mi davano per andare a vincere la partita. Rimpianti? Non aver vinto il terzo scudetto. Non sono potuto andar via come volevo io. Grazie a Matarrese e Ferlaino ho dovuto andarmene dalla finestra”.
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