Marco Masini che tipo di live proporrà al suo pubblico?
“Colorato, con un muro a led che offrirà un senso visivo ai brani. Partirò da “Che giorno è“, il pezzo in gara all’ultimo Festival di Sanremo, e chiuderò con “Disperato“. Sarà una scaletta rigida, simile a quella delle altre tappe del tour, anche se il pubblico partenopeo meriterebbe un po’ d’attenzione in più. Quando ho presentato l’album alla Feltrinelli Express di piazza Garibaldi, due mesi fa, sono stato accolto da quasi tre generazioni di fan. Un’energia pazzesca“.
Marco Masini porterà qualche sorpresa?
“Mi piacerebbe dedicare un tributo a Napoli, a questa città che mi parla sempre di musica. Le sue canzoni rappresentano l’origine di ogni melodia per la nostra cultura. Senza Napoli, l’Italia perderebbe un’importante percentuale d’arte. Le siamo tutti in qualche modo debitori“.
Marco Masini e le esperienza con i colleghi partenopei
“Ricordo con affetto le emozioni condivise con Tullio De Piscopo all’inizio della mia carriera. Rimpiango, invece, di non aver mai avuto una chance di lavoro con Pino Daniele. Mi piace tutta la sua musica, in particolare “Quando“. È il suo capolavoro“.
Com’è cambiato Marco Masini in 25 anni di carriera
“È cambiata la vita, la società, è diverso oggi il modo di essere amici, interagire, parlarsi. Resta sempre uguale l’obiettivo da raggiungere, ovvero condividere delle emozioni“.