Maria Grazia Cucinotta, bellezza prorompente tipicamente mediterranea e animo garbato e gentile, è una donna dalle mille risorse: oltre che attrice di successo è da sempre attenta ad iniziative di un certo rilievo nel mondo dell’arte e della cultura. Di recente è stata infatti a Napoli, precisamente al Convento di San Domenico Maggiore, per presentare un libro ed un documentario sulla figura di Chiara Vigo, ultimo maestro del bisso marino.
E’ un’arte, quella della Vigo, che richiama tutta una serie di figure epiche come Penelope, Nausicaa, la ninfa Calypso, per la capacità di tessere la cosiddetta seta del mare, fino a trasformarla in vere e proprie opere d’arte. La tessitura del bisso marino, filamento tratto dalla Pinna Nobilis, il più grande mollusco del Mediterraneo, è un’arte che si narra sia stata portata in Sardegna dalla principessa ebrea Berenice di Cilicia. Una pratica rara e affascinante dunque, che affonda le sue radici in tempi antichi e leggende lontane. La Vigo è per l’appunto, l’ultimo maestro di quest’arte, narrata dalla regista Rosanna Cingolgani in un docufilm tratto dal libro di Susanna Lavazza. Le sue opere sono esposte in diversi musei e dopo la loro realizzazione sembrano fatte in oro e per precisa scelta dell’artista non si possono né vendere né comprare.
La Cucinotta ha voluto presentare il docufilm proprio nella città di Napoli esprimendo tutta la sua stima per questa terra: “perché Napoli è magica, è ricca culturalmente e sa accogliere questo tipo di ricchezza. Perché la gente riconosce il valore dell’artigianato e te ne accorgi in questo splendido posto dove ci troviamo, siamo circondati dall’arte e da opere meravigliose e vedi il vero ingegno. I napoletani sono geniali in tutto, loro riescono a tirare dal nulla l’oro: l’oro di Napoli“.
Intervistata da Diego Di Flora La Cucinotta ha rivelato, senza far mancare un affettuoso ricordo di Massimo Troisi ( che la volle nel suo ultimo film Il Postino) “Io faccio parte sempre del Regno delle due Sicilie e quindi riconosco questa terra come quella che mi ha visto nascere, un napoletano mi ha regalato una seconda vita, la vita della Cucinotta, m’ha ridato un’identità e quindi continuo a dirgli grazie e ad essere affezionata a Napoli e a tutta la sua gente perché per me quando ritorno qui significa ritrovare una famiglia, ritrovare delle persone che mi vogliono bene e soprattutto ritrovare la vita vera fatta di persone vere che ti entrano nel cuore, cose che non si comprano e non si vendono, un po’ come il bisso di mare“
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