Mario Coppeto contro Borrelli: “Giù le mani da chi getta il sangue al lavoro”

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“Mettere alla gogna un medico, un infermiere, operatore sanitario che durante un turno massacrante di lavoro di notte cede ad un attimo di stanchezza, è un atto ignobile. Si ravveda chi usa questi strumentucci squallidi per un po’ di visibilità. Mi chiedo e chiedo: cosa ha fatto il fustigatore-consigliere regionale, on. Borrelli, nei cinque anni di mandato per dare supporto al disagio che si vive negli ospedali? Cosa ha mai fatto per aumentare gli organici a garanzia della sicurezza dei pazienti e della dignità dei professionisti della salute? Conosco quel lavoro per aver fatto centinaia e centinaia di turni di notte in condizioni di grande disagio. Conosco quel lavoro e quando ti assale la stanchezza e lo sconforto per le altrui sofferenze, capita anche di sbattere per terra, altro che colpo di sonno. Prova a fare un turno di notte il pronto soccorso, in rianimazione in oncologia pediatrica, allora capisci che non ti viene solo sonno, ma voglia di gettarti dal balcone! Per comprendere quel lavoro ci vuole rispetto! Capito? Ci vuole rispetto! E se non hai mai lavorato e se non conosci quel lavoro, si abbia almeno la dignità di tacere; stare zitto! Se ti resta del tempo durante la dura giornata di lavoro infernale di fustigatore seriale, consiglio di trovarne un po’ per vergognarti”.

Con queste parole, il consigliere comunale di Napoli, Mario Coppeto, va all’attacco di Francesco Emilio Borrelli in merito alla vicenda della foto che ha messo alla gogna un medico del San Giovanni Bosco per un umano attimo di stanchezza.

Ma proprio lo stesso Borrelli si è difeso a spada tratta: “Non ho mai pubblicato la foto in oggetto su nessuno dei miei profili social o del mio partito. Ho già dato mandato ai miei legali di querelare chiunque affermasse il contrario in relazione a ciò. Il ricavato delle azioni giudiziarie risarcitorie verrà devoluto a un fondo per il San Giovanni Bosco ospedale per il quale mi sono da sempre battuto”.