Vittime di Camorra

Mario Diana, il ricordo a 38 anni dall’omicidio per aver detto no alla camorra

Mario Diana è stato ucciso, a soli 49 anni, il 26 giugno 1985, a Casapesenna, nel Casertano, per avere rifiutato qualsiasi compromesso con la camorra, piaga endemica del contesto territoriale in cui viveva.

Mario Diana era nato a San Cipriano di Aversa (CE) il 23 ottobre 1936, figlio di onesta famiglia di contadini, per tradizione legata al territorio, venne ucciso, a soli 49 anni, il 26 giugno 1985, a Casapesenna. Seguendo i sani principi inculcati dai genitori improntati alla semplicità ed all’onestà, sin da giovane cominciò ad operare nel settore agricolo, intraprendendo contestualmente una attività imprenditoriale, prima nel settore del trasporto di pietre e sabbia, poi alla fine degli anni settanta si affacciò nel settore industriale collaborando con il gruppo Montedison nel settore del trasporto di merci e nello sviluppo di attività di servizi alle industrie e del recupero dei materiali.

Il suo rigore professionale e lavorativo lo preservò da ogni tipo di compromessi conquistandosi la stima e la fiducia di tutti. Il suo principale rifiuto e’ stato quello di contrastare qualsiasi compromesso con la camorra, piaga endemica del contesto territoriale in cui viveva. Questo suo rigore e questo suo coraggio ha segnato la sua vita ed ha pagato un duro prezzo per aver scelto di essere un uomo libero.

La storia giudiziaria; dopo lunghi anni di silenzio, quella pagina amara e’ stata riscritta proprio dai suoi carnefici. Infatti alcuni di coloro che si sono macchiati di quel terribile delitto, hanno confessato le loro responsabilità e hanno indicato le ragioni di tale efferato omicidio. La camorra non poteva consentire in quel contesto sociale che un imprenditore manifestasse ed imponesse la sua libertà quale esempio nei confronti di tutti.

De Simone Dario, uno dei capi dell’organizzazione camorristica e autore confesso, nel momento del suo pentimento esalta la figura di Mario Diana definendolo “una persona perbene”. Questo doveva essere il motivo per cui doveva essere ucciso. Questo infatti doveva essere di esempio da indicare al territorio. Chi non soccombe alla volontà della camorra va eliminato. E’ l’esempio del rigore morale e dell’integrità che deve essere cancellato.

Un dato è certo. La figura e l’esempio di Mario Diana rimarrà impressa nella mente di tutti gli uomini onesti e contribuirà nel presente e nel futuro a dar spazio ad una speranza per tutti gli uomini di buona volontà impegnati a creare ed a rafforzare una società onesta. 38 lunghissimi anni sono trascorsi, ma il dolore per la perdita di un uomo e di un padre eccezionale è sempre vivo nei nostri cuori.

Il ricordo di Mario Diana in un’intervista fatta da Anna Copertino ai figli dieci anni fa per RoadTv Italia.

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Anna Copertino

Napoletana Doc, classe 66. Giornalista. Amo i colori della musica ed il profumo dei libri. Cuore pulsante di Road Tv Italia, in cui mi lancio prima per volontà "fraterna" poi mia. Mi "sporco le mani nel modo giusto", scrivendo di legalità.

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