di Redazione
“Annoiata dai soliti discorsi, mi chiedo: avrò mai la mia indipendenza economica? Nel frattempo, sperando di essere ‘premiata’, in attesa di 110, giovane laureanda invia proprie foto!”
Una scritta a pennarello nero sopra un comunissimo foglio A4, corredata da alcuni titoli di giornali che sottolineano il periodo di crisi, il cartello ben alzato all’altezza del viso per nasconderlo, e lasciare invece scoperto un generoso décolleté. Mary lo dice senza vergogna: si diverte così. A farsi delle foto. E, perché no, a ricavarci anche qualche soldo. Vendendole su Facebook al miglior offerente.
La foto, pubblicata su una pagina Facebook “Mary in attesa di 110“, sta facendo il giro del web dividendo l’opinione pubblica. C’è chi inneggia alla democrazia e premia Mary per la sua sincerità e chi invece moralizza sulla facilità con cui i giovani svendono il proprio corpo, ispirandosi a modelli sbagliati. Quello che è certo è che non si tratta di uno scherzo: Mary vende davvero le sue foto, e il motivo è molto semplice: ha bisogno di uno scooter nuovo. Questo il dettaglio che fa infuriare i benpensanti: la ragazza non si trova in una situazione di indigenza né di reale bisogno.
Ma la maggior parte degli utenti della rete appoggia la sua trovata, e qualcuno risponde anche ironicamente alla provocazione: “Quanto vuoi per ogni foto?“, “Rilasci fattura?” e così via. Tra i commenti anche quelli di genitori che, tristemente, scrivono di comprendere il disagio di una generazione che la ragazza incarna e che ha deciso di fronteggiare in questo modo giudicato “bizzarro”.
In realtà, il cyberporno è un “mercato” in espansione: sono tantissime le ragazze che, senza fare tanto scalpore e restando in anonimato, vendono il proprio corpo on line, offrendo spogliarelli a pagamento via webcam a una schiera di “clienti” sempre più folta e nutrita. Un giro sotterraneo su cui ancora poca luce è stata fatta dai media. Mary ha scelto una via più popolare, il social network più utilizzato dai naviganti.
Sono già oltre 800 i “mi piace” collezionati dall’audace studentessa. Il dubbio che si tratti di una provocazione resta. Ma Mary smentisce: “Ho affisso anche dei volantini e ho già venduto le prime foto”. E la sua idea sta rapidamente facendo il giro dei media.
28 novembre 2013