La mascherina Ffp2 è ormai quella più diffusa, sopratutto dopo le ultime misure anti-Covid, ma spesso non è usata in modo corretto.
Dopo le nuove misure anti Covid varate dal governo, la mascherina Ffp2 ha conosciuto una maggiore diffusione nella popolazione. Ma spesso non è usata in modo corretto. “Innanzitutto deve essere indossata nella maniera giusta, deve coprire il naso e la bocca in modo aderente con la stanghetta metallica ben attaccata sul naso. Poi va cambiata dopo 6 ore di utilizzo, va riposta in bustina e manipolata il meno possibile” dice Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
Andreoni fa il punto sul corretto utilizzo delle mascherine Ffp2 diventate obbligatorie per cinema, teatri, eventi sportivi, accesso a bus, treni e navi, e per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al Covid e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena, ma soltanto all’autosorveglianza.
“Attenzione poi se si è raffreddati – avverte Andreoni – In questo caso la mascherina si deteriora più rapidamente e quindi va cambiata più spesso. Le Ffp2 aiutano ad abbassare il rischio di contagio e di trasmissione, ma è opportuno che non si riutilizzino. Vanno usate una sola volta e poi cambiate”.
Anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’università Statale di Milano, ribadisce le regole fondamentali per un uso corretto delle Ffp2.
“Intanto va ricordato – ammonisce l’esperto – che la Ffp2 va gettata dopo 6-8 ore di utilizzo: non è un dispositivo di protezione riutilizzabile. Invenzioni caserecce come spruzzarle di disinfettante e poi metterle all’aria potrebbero danneggiarle rendendole inefficaci: meglio buttarle via dopo una giornata di utilizzo”. Ovviamente, come anche la chirurgica, la Ffp2 va indossata in modo che copra interamente naso e bocca “e se passa l’aria dai lati – ricorda il medico – dobbiamo stringere un po’ gli elastici in modo che aderisca completamente al viso. Molta attenzione – avverte poi il virologo – va fatta nel momento in cui si toglie: va tenuta sempre dagli elastici, per evitare la contaminazione dalla parte esterna, nel caso ci fosse stata un’esposizione al virus”. Insomma, bisogna cercare di non toccarla “e se succede dobbiamo subito lavarci o disinfettare le mani”.
Per lo stesso motivo “non dobbiamo metterla in tasca – ammonisce Pregliasco – o peggio ancora appoggiarla sul tavolo dove stiamo mangiando. L’ideale sarebbe riporla in una bustina e lavarsi le mani”. Bisogna pensare sempre che sull’esterno della mascherina potrebbe essere presente il virus, raccomanda il medico. Assolutamente da evitare anche i baci sulla guancia, ‘tanto abbiamo la mascherina’: “Non è una buona idea – dice l’esperto – Potremmo rischiare di ‘spalmare’ il virus sulla guancia del malcapitato”.