“Massimo ieri, Troisi oggi”, oltre 100 opere in mostra a San Giorgio a Cremano

0
410
Il Premio Troisi parte con 'Il Massimo dell'arte'

La storia di Massimo Troisi si snoda attraverso una selezione dei poster originali della sua filmografia, degli articoli di giornali che ne hanno raccontato la sua carriera e la vita

Massimo ieri, Troisi, oggi‘ è la mostra a cura dell’Osservatorio Cinematografico Vesuviano allestita durante il Premio dedicato all’illustre artista lungo i viali di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (Napoli).

La storia di Massimo Troisi, nativo del comune vesuviano si snoda attraverso una selezione dei poster originali della sua filmografia, degli articoli di giornali che ne hanno raccontato la sua carriera e la vita a San Giorgio a Cremano.

Enrico Caruso, la casa natale a Napoli diventa museo

Una piccola parte di un patrimonio molto più ampio che l’Ocv, attraverso il sindaco Giorgio Zinno e l’assessore alla Cultura Pietro De Martino, ha messo a disposizione della città in un periodo seppure breve, quello del Premio Massimo Troisi appena terminato, ma che in autunno sarà esposta in forma completa e per un lasso di tempo più lungo.

La mostra sarà allestita nei locali di Villa Bruno. Grazie alla presidente Alessandra Borgia e ai soci Pasquale Cangiano, Salvatore Gramaglia, Monica Todino, Luisa Auriemma e Carlo Nobili, il patrimonio dell’Osservatorio cinematografico vesuviano si è arricchito sempre più, fino a contare oltre cento opere, tra poster dei film di Troisi e le introvabili ‘foto buste’, ovvero frame fotografici delle scene principali, utilizzati all’epoca come trailer.

Inoltre la versione estesa della mostra sarà interamente ecosostenibile, realizzata su supporti di cartone ondulato e materiali che non danneggiano l’ambiente.

Troisi non è solo il Premio” dice il sindaco ”La figura di Massimo è presente ovunque nella nostra città. Con l’Osservatorio Cinematografico Vesuviano stiamo lavorando in sinergia affinchè le opere legate alla sua carriera e allo stesso tempo quelle del Premio che lo celebra, non vadano perdute, ma anzi rappresentino un immenso e inedito e un tesoro artistico collettivo”.

L’Osservatorio inoltre sta proseguendo nell’opera di digitalizzazione dei cortometraggi, di proprietà dell’ente, presentati nelle ventuno edizioni della kermesse, compresi quelli di registi poi divenuti famosi. Le opere già digitalizzate sono oltre 100.