L’Italia condannata in merito ai matrimoni gay, l’Italia sta violando le norme UE. E’ questa la realtà in cui si trova in questo momento il paese, che sembra voler dichiarare: “Non tutti hanno gli stessi diritti“, andando contro ciò che viene sancito dall’Unione Europea.
Nella città di Napoli due donne che si sono sposate all’estero hanno rischiato di vedere “non riconosciuta” la loro unione contratta in Francia. Le due spose hanno deciso così di fare ricorso per far si che i loro diritti vengano rispettati, ricorso che è stato accolto dalla Corte d’Appello di Napoli. Un passo avanti nel capoluogo campano, un passo avanti in Italia, un passo che dovrebbe essere naturale e non una battaglia.
Matrimoni gay: “Il mancato riconoscimento pregiudicherebbe la libera circolazione delle persone”
L’Italia attaccata, l’Italia non può violare le norme dell’Unione Europea: “Il divieto di discriminazione e il principio di libera circolazione nell’Europa unita escludono che sussistano motivi di ordine pubblico per i quali l’ufficiale di stato civile possa rifiutare l’incombente presso l’anagrafe del Comune”.
Bisogna inoltre ricordare che “il mancato riconoscimento di un matrimonio same sex pregiudicherebbe la libera circolazione delle persone e violerebbe il diritto di circolare e soggiornare nel territorio degli Stati membri e a non subire discriminazione in base alla nazionalità”.