Scuola, al via la maturità post-covid

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Le scuole riaprono i battenti per accogliere i docenti delle 13 mila commissioni dalle 8.30 esamineranno i maturandi

La scuola torna in presenza per gli esami di maturità. Dopo circa 100 giorni le scuole riaprono i battenti per accogliere i docenti delle 13 mila commissioni dalle 8.30 esamineranno i maturandi. “E’ un primo rientro dopo il lockdown – ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolinaresto convinta che fosse giusto mantenere gli esami, farli in presenza e in sicurezza. Perché con il secondo ciclo si chiude un lungo percorso di studi e l’esame è uno snodo verso la vita da adulti. Era giusto far vivere questo passaggio agli studenti“. La ministra ha scelto Bergamo come luogo simbolo: è all’I.T.S. Giacomo Quarenghi, nella giornata di inizio degli esami di maturità. “Ci tenevo a dare un messaggio di vicinanza molto concreto – ha spiegato – ci sono territori che hanno sofferto più di altri. E che quindi hanno dovuto mettere ancora più impegno e responsabilità per affrontare questi esami di Stato in presenza“. “È stata anche per me una vigilia degli esami particolare, confesso di essere molto emozionata perché tra poco si riaprono le scuole. Ragazzi e ragazze un enorme in bocca al lupo!!“, ha scritto su Facebook la ministra che in un video postato nella notte dice: “La notte prima degli esami è lunga anche per il ministro dell’istruzione: sono molto emozionata. Voi avete vissuto una emergenza difficile e avete dato una grande prova. Ce l’avete messa tutta se avrete studiato. La maturità 2020 è un ponte verso il futuro. Siete stati forti, coraggiosi, l’Italia ha bisogno di persone preparate che coltivino le proprie passioni; spero che i vostri sogni possano realizzarsi. Un abbraccio di cuore“.

Da oggi gli edifici scolastici delle secondarie tornano dunque ad animarsi con i docenti e i maturandi, per la prima volta anche quelli con insufficienze, ammessi ugualmente all’esame, e con docenti tutti interni ad eccezione del presidente. In attesa che la politica stabilisca se il 14 settembre ricominceranno le lezioni nelle aule, questa settimana ci sarà una prima prova generale del ritorno in classe, seppur con un esame di Stato inedito e molto diverso dal passato visto che si svolgerà con le nuove regole dettate dall’emergenza sanitaria e soprattutto prevede il solo colloquio orale.

COME FUNZIONA – I candidati saranno esaminati da una Commissione d’esame, composta da 6 docenti tutti interni che hanno seguito i maturandi nel corso dell’anno scolastico, ad eccezione del presidente, un esterno designato dal ministero. La commissione ha proceduto con l’estrazione della classe e della lettera dei cognomi di chi farà per primo l’esame e quindi ha stilato il calendario dei colloqui, massimo cinque per giornata. Colloqui molto più lunghi del solito, circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell’analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown. Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale. Il voto massimo finale resta 100 su 100 e si potrà ottenere la lode, ma non sarà possibile festeggiarla con baci e abbracci nella scuola

LA SICUREZZA – Questo inedito esame di maturità sarà infatti contraddistinto dalle regole del distanziamento stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico. Tutti coloro che entreranno nelle scuole dovranno mostrare un’autodichiarazione che attesti il proprio stato di salute e soprattutto di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena. All’ingresso degli edifici non sarà rilevata la temperatura corporea, nè obbligatorio portare i guanti ma soltanto utilizzare i gel messi a disposizione dalle scuole. I maturandi non potranno presentarsi prima di 15 minuti dal proprio orale e appena finito dovranno andarsene per evitare gli assembramenti. Anche negli istituti ci saranno percorsi segnalati e differenziati per l’entrata e l’uscita. Per ogni maturando non ci potrà essere più di un accompagnatore, segno che quest’anno al massimo un genitore potrà assistere all’esame. Tutti all’interno degli edifici scolastici dovranno mantenere una distanza di almeno due metri l’uno dall’altro: i commissari dovranno indossare sempre la mascherina, i maturandi, invece, potranno abbassarle durante il colloquio vero e proprio rimanendo a due metri di distanza dai commissari.