Maturità a Napoli, gli studenti: “Tutto ok, meglio senza scritti”

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Un esame di maturità che, così come lo scorso anno, a causa del covid si compone esclusivamente di un colloquio orale di circa un’ora

Per gli esami di maturità in Campania sono circa 79mila gli studenti coinvolti di cui circa 40mila nella sola città di Napoli. Un esame che, così come lo scorso anno, a causa del covid si compone esclusivamente di un colloquio orale di circa un’ora.

Devo dire che mi ha fatto piacere sostenere questo esame un po’ agevolato – dice Anita Abet, prima studentessa del liceo classico Sannazaro ad aver concluso la prova – ma avrei preferito che il covid non ci fosse mai stato. I professori mi hanno messo a mio agio, sono stati molto tranquilli e l’esame è stato scorrevole”.

Anita, così come tutti gli altri maturandi, ha sostenuto l’esame senza avere là in aula con lei gli amici e i parenti a causa della norme anti covid. (A Napoli il 17 giugno tornano gli open day aperti a 12enni e fino under 80)

All’ingresso delle scuole si misura la temperatura e i maturandi una volta in aula si accomodano in un banco, adeguatamente distanziato dai docenti, che viene subito igienizzato prima dell’ingresso dello studente successivo.

Ho fatto l’esame con la mascherina – prosegue Anita – ma anche se mi avessero detto che potevo toglierla l’avrei tenuta”.

All’uscita ad attenderla gli amici per festeggiarla ma anche per capire in anticipo cosa li attenda.

Clima di tensione e di festa anche all’esterno dell’Istituto Mazzini. Tra chi sbircia per l’ultima volta gli appunti e chi invece già festeggia con bottiglia e fiori in mano la conclusione della maturità.

E’ andata meglio del previsto – racconta Gaia Minieri – sono stata dentro circa un’ora ma il tempo è volato. Ero agitata all’inizio e un po’ preoccupata perché tutti noi non ci sentiamo pronti quanto saremmo potuti esserlo se l’anno scolastico si fosse svolto regolarmente e non quasi interamente in Dad, ma per fortuna è finito e tra qualche giorno festeggerò con gli amici visto che arriva anche il mio compleanno”.

Ad attenderla e a festeggiare con lei, mamma Amalia e papà Giuseppe. ”E’ stato un anno difficile anche per noi famiglie – raccontano – se l’anno si fosse svolto in modo tradizionale i ragazzi lo avrebbero goduto in modo diverso e più pieno, ma la Dad ha avuto anche i suoi vantaggi. I ragazzi sono stati disciplinati e lo hanno dimostrato anche andandosi a vaccinare non appena gli è stata data la possibilità”.

Da domani per chi ha già detto addio alle scuole superiori si pensa alle vacanze in vista dell’inizio dell’Università mentre chi sosterrà l’esame nei prossimi giorni deve attendere ancora un po’. ”Mi tocca sabato – dice Marco Gargiulo – ma verrò qui tutte le mattine a sostenere i miei compagni e intanto finirà la preparazione”.