Maurizio Capone è tante cose, un vero e proprio artista a tutto tondo. Musicista di lungo corso, divulgatore ecologista, insegnante di riciclo, musica e ambientalismo, fondatore dei Capone & Bungt Bangt, la prima band a suonare esclusivamente strumenti creati con materiali di recupero. E anche un tifosissimo del Napoli.
Questa mattina è intervenuto nella trasmissione “Alla faccia del Calcio – Napule simme nuje” sulle frequenze di Radio Amore Napoli, proprio per parlare, tra le altre cose, della squadra azzurra. “La sensazione sul Napoli è ottima. Un gruppo che è finalmente diventato una squadra di fuoriclasse. Ha avuto una trasformazione molto importante e di cui anche io sono molto contento”.
Capone ha anche parlato del progetto “Napule simme nuje”. “E’ una canzone scritta con il desiderio di suonare una specie di carica per la città. Coinvolgendola tutta. Dobbiamo essere noi a riprendere le redini del nostro futuro, senza aspettare assistenzialismi e aiuti dall’esterno. Immetterci di nuovo nel canale del bello, del positivo e di ciò che abbiamo sempre rappresentato per l’umanità. E farlo tutti insieme. Nel brano con me c’è un grandissimo James Senese, ma l’idea è chiamare anche tante altre persone a rappresentare la città. Avevo infatti pensato persino a Luca De Filippo. Continuo nell’idea di portare avanti Napoli nel mondo. Quindi forza Napoli su tutti i fronti”.
E, proprio tornando alla squadra del Napoli, un ricordo. “Noi facemmo una versione di un nostro brano ‘Guagliu’, nato come una lista di tutte le città del mondo, però con i nomi dei calciatori del Napoli. Potrebbe essere l’anno buono per rifarla con quelli attuali”. Una sorta di inno per accompagnare città e club verso qualcosa di molto importante.