Maurizio De Giovanni: “Equilibrio e consapevolezza: il Napoli come i miei Bastardi di Pizzofalcone”

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Maurizio de Giovanni

Lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni è intervenuto ai microfoni di ‘Alla Faccia del Calcio – Napule Simm Nuje’ sulle frequenze di ‘Radio Amore Napoli’ per parlare del momento degli azzurri, freschi campioni d’inverno della Serie A: “Il Napoli ha adeguatamente festeggiato una salvezza anticipata, avendo superato la quota 40. Scherzi a parte, la cosa confortante sia la prestazione vista ieri, ma direi entrambe le prestazioni dopo la sosta. Credevamo un po’ tutti che le vacanze di Natale avrebbero influito sul rendimento della squadra, invece Sarri sagacemente ha saputo ben utilizzare tutta la rosa. A un certo punto ieri il Napoli aveva in campo Mertens, Gabbiadini, Strinic, Chalobah. Un Napoli diverso che si è espresso come il cosiddetto titolare. Il Napoli è primo in quello che è il campionato più equilibrato degli ultimi due decenni, in cui davanti si alternano le capolista, e sta arrivando con prepotenza la Juventus. Per mantenere i piedi per terra e dare per scontato certe cose, il Napoli deve capire di dover fare un girone di ritorno, con tutti i big match in trasferta e il ritorno dell’Europa League all’altezza di quello dell’andata. E in questo senso concordo con Sarri e nel suo modo di mantenere il giusto equilibrio pur con la consapevolezza di potersi giocare la vittoria del campionato”.

Il 2016 che vede anche grandi soddisfazioni per De Giovanni con ‘Cuccioli’ e ‘Anime di vetro’. ” Non posso che ringraziare i lettori ed essere molto soddisfatto. Ci sono molte cose in pentola, speriamo di riuscire a cuocerle bene”. Tra queste, anche la serie tv de ‘I Bastardi di Pizzofalcone’. E proprio con questa, lo scrittore partenopeo trova più di una similitudine con il Napoli. “Anche loro non partono come favoriti, per poi andare consolidando il loro campionato, vincendo tutte le partite e facendo squadra. Con l’individualità dell’ispettore Lojacono, che è un po’ come Higuain e ha nel commissario Palma una figura simile a quella di Maurizio Sarri. Ogni squadra che sia maggiore della somma delle parti può essere assimilata a questo meraviglioso Napoli che Sarri ha ricostruito dalle macerie di quello di Benitez, avendo anche l’umiltà di cambiare modulo. Quell’umiltà mai avuta dallo spagnolo in due anni”.

De Giovanni ha anche parlato in chiave mercato. “Sento di parlare di grandi investimenti per alcuni nomi, ma io non sono d’accordo. Ad esempio non spenderei mai 25 milioni di euro per Maksimovic. Prima di tutto perché non credo li valga e poi perché portare in una squadra già rodata e con le sue gerarchie un calciatore per cui hai speso così tanti soldi, rischi di rompere il giocattolo. E vale lo stesso anche per André Gomes. Al Napoli serve comunque un difensore centrale, possibilmente mancino e veloce, un centrocampista centrale, perché Lopez non può essere la prima alternativa e una riserva di Higuain. Perché non credo che Gabbiadini possa fare solo la riserva del Pipita. E dovranno essere giocatori giovani, che vengano a fare la panchina, ma che al momento di giocare siano già pronti”.

E proprio su Gabbiadini, De Giovanni ha voluto chiudere la sua conversazione. Partendo da un paragone con il suo commissario Ricciardi. “Io non credo che Manolo sia uno che non esulta per qualche paturnia o altri problemi. E’ semplicemente un bregamasco, poco incline a certe manifestazioni emotive di alto livello. Proprio quella di ieri è stata un’esultanza di sfogo. Gabbiadini è un giocatore di grande livello, che ha davanti calciatori fortissimi. Ha caratteristiche particolari, una seconda punta da 4-4-2, modulo che, però, il Napoli non adotta. Io non lo vedo adatto a sostituire né Higuain né Callejon”.