Il calcio, si sa, è la passione per eccellenza del popolo maschile. A
Napoli, poi, è considerato al pari di una religione. E a Napoli si sono
succeduti nel tempo vari campioni che, ognuno a suo modo, hanno
lasciato dei ricordi nei nostri cuori.
In attesa di nuovi campioni, analizziamo oggi un atleta che ha
dimostrato, nel tempo in cui indossava la gloriosa maglia azzurra, di
essere un grande professionista, Massimiliano Esposito.
Napoletano di nascita, ha esordito in serie A con la maglia della
Reggiana ad appena 19 anni, per poi arrivare ad indossare quella della
Lazio e quella del Napoli. Attualmente è allenatore della formazione
primavera del Padova nonché giocatore di beach soccer.
Oggi ha rilasciato per me un’intervista esclusiva che riporto per tutti i
nostri lettori appassionati di calcio:
Max tu sei stato un idolo nel calcio Napoli, seppur arrivato in una
stagione maledetta: quali ricordi hai della squadra che fu di
Maradona?
Ciao Fabio, come hai detto tu gli anni in cui sono stato a Napoli non
sono stati i migliori per quanto riguarda la società. Il ricordo è comunque
bellissimo perchè ho coronato il sogno che tanti bambini napoletani
hanno, giocare per la propria città, la propria gente, ma soprattutto
passare dove è passato un certo Diego Armando Maradona.
Qual’è il miglior compagno di squadra con cui hai giocato?
Ho diversi compagni di squadra con cui mi sento e ho ancora un bel
rapporto, vedi Luca Altomare, Alberto Savino, Gennaro Scarlato e
Francesco Baldini. Ma due su tutti sono Pep Guardiola e Roby Baggio,
due grandissimi uomini, dentro e fuori dal campo.
Qual’è invece il migliore avversario che hai mai incontrato?
Una volta gli avversari erano quasi tutti forti, sulla fascia gli scontri più
impegnativi erano sempre con Benarrivo, Di Chiara, Bergomi, Zanetti,
ma uno su tutti è stato Paolo Maldini.
In che ruolo hai iniziato nei tuoi esordi da professionista?
Sembrerà strano ma ho sempre fatto l’ala o, come lo chiamano oggi,
l’attaccante esterno.
Secondo te cosa manca a questo Napoli per poter compiere il salto
di qualità?
Al Napoli manca poco per fare il salto di qualità, con l’arrivo di Gattuso,
Demme e la riconferma di Mertens ci sono le basi, bisogna solo trovare
un altro attaccante che faccia gol.
Hai segnato parecchi gol nella tua carriera, ne preferisci o ricordi
uno in particolare?
Ne ricordo sempre due con particolare piacere. Il primo è il gol in un
Milan Reggiana 0-1 che valse la nostra permanenza in A. Il secondo in
un’amichevole estiva al S. Paolo Napoli Olympiakos 1-1 in rovesciata.
Max Esposito, cuore napoletano, dimostra da sempre una grande
passione per il calcio, gli anni delle vecchie glorie passano, ma lui resta
sempre dentro un ragazzo tutto casa e pallone, pronto a dimostrare che
il calcio può essere ancora una passione, non solo una grande industria
moderna sforna soldi. Da me e da tutti noi gli viene posto un grande in
bocca al lupo per i suoi progetti futuri augurandoci di rivederlo ancora a
Napoli.
di Fabio Iuorio
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