
Una barca al largo di Castellammare di Stabia. Era questo il luogo dove si svolgeva l’asta per quei medicinali venduti illegalmente, che la Guardia di Finanza di Fiumicino è riuscita a recuperare al termine di un’indagine partita nel 2014.
Per sgominare i trafficanti di medicinali venduti illegalmente, decisivi i pedinamenti
Decisivo si è rivelato il pedinamento, fisico quanto grazie all’uso della tecnologia, di Vincenzo e Pasquale Alfano. Colpevoli di vendere veri e propri stock di farmaci rubati al migliore offerente. Una vera e propria asta di quei medicinali che venivano prima sottratti dagli ospedali di mezza Italia e poi raccolti in dei capannoni del napoletano, per l’inventario.
Il giro di medicinali venduti illegalmente tra Albania, Ungheria e Bulgaria
Avendo etichette e confezioni diverse, non potevano essere rivenduti agli ospedali italiani o alle farmacie. E così venivano confezionati e inviati in Albania, Ungheria, Bulgaria, dove chi li acquistava, li rimetteva in vendita sotto costo. Tenendo presente che all’estero ci sono farmaci che, proprio perchè non facili da trovare, costano anche il doppio rispetto a quelli del mercato italiano, il giro di affari era enormemente grande. Sono state individuate dai militari anche due farmacie (una a Napoli e l’altra a Salerno) che prendevano i farmaci rubati in “conto vendita” per poi pagarli sotto costo alla banda.