“Memoria, impegno e riscatto” di Massimiliano Noviello e Gennaro Del Prete

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È iniziata a Baia Verde la giornata che ha visto la presentazione della Cooperativa Ventuno.
Nata dalla volontà e dall’impegno di Massimiliano Noviello e Gennaro  Del Prete, due giovani che sono accomunati da una grande tragedia, quella della morte dei propri padri uccisi dalla camorra perché non accettarono soprusi e compromessi con il malaffare.
Nell’anniversario del settimo anno dell’assassinio dell’ imprenditore Domenico Noviello, dopo la deposizione di una corona di fiori al monumento a lui intitolato, alla presenza di tantissimi familiari di vittime innocenti di criminalità e dei sindaci Renato Natale e Dimitri Russo si è proseguito nell’aula consiliare del Comune di Castelvolturno.
Incisive le parole di Massimiliano Noviello nel ricordare quel venerdì 16 maggio del 2008 dove il padre venne assassinato con 24 colpi di pistole solo perché ebbe il coraggio di denunciare e di far arrestare e condannare gli emissari del clan dei Casalesi.
Dolore e rabbia infiniti che possono essere trasformati nel nome del riscatto, quello stesso dolore e voglia di riscatto che ha Gennaro Del Prete, figlio di Federico un sindacalista assassinato il 18 febbraio del 2002 perché denunciò il racket delle buste di plastica alla fiera settimanale di Mondragone e fece arrestare un vigile urbano.
Queste  due esperienze umane e territoriali così forti e dignitose,  sono state la  spinta che oggi a Castelvolturno, in sinergia con Legambiente, Federazione Antiracket Italiana, Comitato Don Peppe Diana, Slow Food Campania e la neonata Cooperativa Ventuno, hanno dato vita a questa giornata di memoria impegno e riscatto.
Il loro comune obbiettivo è contrastare la diffusione dei sacchetti illegali altamente diffusi in Campania, regione che detiene il record negativo in tutto il centro Sud.
Ed è proprio dall’esperienza del Comune di Caiazzo, il primo in Italia a mettere al bando le buste per trasporto merci non conformi che ha avuto vita la Coooperativa Ventuno. È gravissima la situazione, secondo i dati elaborati da Legambiente, in Campania sono prodotti circa 1,3 miliardi di shopper illegali pari ad oltre 10.000 tonnellate di sacchetti non conformi.
È importante dare la giusta attenzione  alla diffusione delle shopper illegali, spacciate per biodegradabili, nella grande distribuzione e nei mercati rionali poiché è una questione molto seria che danneggia l’economia del paese ed alimenta il ciclo di illegalità che causano più gravi danni all’ambiente con la compromissione di quanto realizzato fino ad oggi dalla legge sui bioshopper.

“Memoria, impegno e riscatto”: via alla start up delle shopper biodegradabili

Massimiliano Noviello e Gennaro Del Prete hanno dato vita, per contrastare il mercato delle shopper illegali, una start up dedicata proprio alla distribuzione di shopper biodegradabili e compostabili.