Piazza Giovanni Leone a Napoli, a Porta Capuana, è nell’occhio del ciclone. La Confcommercio, infatti, non fa che ricevere numerose lettere di cittadini indignati che lamentano un enorme mercato abusivo che vende merce “spazzatura” e che conta più di duecento bancarelle. Road Tv Italia si è recata sul posto e ha raccolto le testimonianze degli ambulanti che lavorano al mercato, coloro che sono appunto accusati di essere abusivi e di lasciare la piazza in condizioni pessime.
I commercianti ambulanti che lavorano al mercato di Piazza Leone si sono indignati dopo un articolo del 4 aprile 2014, riportato su Il Mattino, in cui venivano definiti abusivi. Come Franco Gueri, rappresentante della categoria degli ambulanti e presidente dell’associazione A.S.P.E.M.I., ha voluto sottolineare ai nostri microfoni gli ambulanti di Piazza Leone posseggono regolarmente le licenze che gli consentono l’attività di commercio.
Gli ambulanti della piazza hanno stilato un regolamento chiamato “Oasi Leone” in cui sono riportate alcune regole di convivenza e in cui si inneggia al rispetto reciproco tra commercianti e a quello dell’ambiente in cui lavorano. Inoltre, Salvatore Mendozzi, coordinatore del mercato, ha dichiarato ai nostri microfoni che dopo il mercato la piazza viene pulita a spese degli ambulanti che hanno anche richiesto di mettere le campane per la differenziata.
I residenti della zona accusavano inoltre i commercianti di vendere “merce spazzatura”. Questi ultimi, però, si difendono dicendo che ciò che vendono è legalmente fatturato e non è assolutamente merce usata o spazzatura.
Nell’ormai lontano 2009 il mercato che oggi si trova a Piazza Leone era ubicato a Piazza Mancini dove è stato spostato per consentire la costruzione di un parcheggio. In quell’anno l’amministrazione comunale concesse la licenza di ambulantato provvisoria in Piazza Leone per i commercianti che lavoravano a Piazza Mancini, ma questo provvedimento provvisorio va avanti da ormai cinque anni.
A quanto pare, nemmeno i commercianti che possiedono i negozi che circondano il mercato hanno da ridire sulla gestione di quest’ultimo e sugli ambulanti che ci lavorano, a loro dire educati e civili. Addirittura alcuni ammettono che senza il mercato, che è molto frequentato, i propri affari tenderebbero a diminuire.
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