Meritocrazia Italia accoglie con favore e soddisfazione il proliferare di varie iniziative Regionali volte al riconoscimento di benefici premiali nei riguardi dei lavoratori e delle lavoratrici del settore sanitario (inteso nella sua accezione più ampia ed onnicomprensiva) che, durante l’emergenza pandemica, non si sono risparmiati, per consentire di fronteggiare questo nemico comune, permettendo, al contempo, la tenuta del sistema sanitario Nazionale e Regionale.
Alle, sia pur timide, agevolazioni introdotte con legislazione d’emergenza (voucher baby-sitting di cui al c.d. decreto Cura Italia ed esteso dal c.d. decreto Rilancio, in alternativa al congedo parentale di cui al d.l.
È, infatti, all’evidenza il merito dei lavoratori della sanità, per aver prestato servizio nonostante la precarietà di condizioni di lavoro rese inadeguate, tra l’altro, dalle carenze infrastrutturali, non meno che dalla mancanza di misure sufficienti di sicurezza oltre alla spesso imperante indisponibilità di adeguati dispositivi elementari (guanti, occhiali, visiere, mascherine facciali filtranti, scarpe, etc.) . A ciò si aggiunga isolamento sociale, turni di lavoro incalzanti, appesantimento del carico di sforzo fisico e, spesso, precarietà organizzativa, in uno finanche alla necessità di intervento in discipline diverse da quelle di competenza e/o per fronteggiare condizioni critiche che avrebbero richiesto maggiore esperienza, causa di complicazione della già delicata attività necessaria e di affaticamento anche emotivo. Non ultimo, la diffusione del contagio anche tra i lavoratori del settore è prova dell’alto rischio di esposizione sopportato.
Meritocrazia Italia reputa, dunque, essenziale garantire un contributo adeguato a render merito a tutti i lavoratori sanitari, con l’assegnazione di benefici economici aggiuntivi che siano parametrati al diverso livello di servizio prestato nei reparti Covid, auspicando una maggiore propensione da parte degli enti locali a muovere in questa direzione.
La concessione di misure premiali uniformate a favore dell’intero comparto servirebbe, infatti, non soltanto a garantire un maggiore supporto ai singoli operatori in una fase di crisi (anche) economica, ma soprattutto a dar valore allo sforzo di chi ha maggiormente contribuito al recupero dell’equilibrio sanitario e sociale durante e a seguito dell’inattesa emergenza.
Meritocrazia Italia, allora, chiede che:
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