“Sveglia, doccia, traffico, lavoro, pranzo, veloce, lavoro, traffico, casa, lavatrice, cucina, cena, lavastoviglie, tv, letto….sveglia….Così si consumano le vite di gran parte degli italiani, degli europei, dei cittadini del primo mondo. Stanchi, annoiati, spesso depressi, non curanti di quello che a poche migliaia di chilometri sta avvenendo in queste ore a corollario di un anno, questo 2024, intriso di morte devastazione, orrore. I più attenti, o semplicemente in meno disattenti, avranno notato la incapacità degli organismi internazionali a risolvere i problemi che contano, a partire dall’Onu. Dalla guerra in Ucraina a quella in Palestina alla questione mediorientale”. Lo sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello chiedendo di fermare la guerra.
“Mai come in questi giorni siamo vicini a catastrofi che potrebbero mettere in discussione la stessa esistenza dell’essere umano sulla terra eppure sembra che pochi, pochissimi, quasi nessuno se ne accorga – continua – I bambini vanno a scuola, la gente continua ad andare in palestra, come se nulla fosse, come se la situazione che stiamo vivendo non ci riguardi. Ma se ormai anestetizzati dalla routine quotidiana non siamo più sensibili alle questioni umanitarie, ai bambini disperati che giacciono, sgomenti, su letti improvvisati all’interno di qualche ospedale malconcio che i media ci mostrano tra uno spot pubblicitario e l’altro, qualcuno avrà notato che una delle più importanti fabbriche tedesche, la Volkswagen, che ha un fatturato paragonabile al pil di Stati quali la Tunisia e più alto della gran parte dei paesi africani e quasi tre volte il Lussemburgo è in crisi e si trova costretta a prendere provvedimenti drastici, come mai fatto dopo la seconda guerra mondiale”.
“Abbiamo creduto, voluto credere, dovuto credere, che attraverso le sanzioni economiche inflitte alla Russia di Putin il conflitto sarebbe cessato in pochi mesi, avremmo aiutato gli ucraini a restare vivi e l’Ucraina a non essere distrutta – prosegue Mauriello – Ci hanno fatto credere che inviando le armi all’ucraina la Russia si sarebbe ritirata, Putin si sarebbe dimesso e il mondo occidentale avrebbe trionfato, forte dei propri valori e della ragione del diritto internazionale. Meritocrazia Italia, invece, ha sempre invocato una soluzione diplomatica del conflitto sin dai primi giorni”.
“Una soluzione che avrebbe risparmiato decine di migliaia, centinaia di migliaia di vite, avrebbe risparmiato la distruzione del territorio ucraino e i danni che il conflitto che dura ormai da più di due anni genera all’ambiente all’ecosistema e all’economia, mondiale ed in particolare Europea – sottolinea Meritocrazia Italia – Più di recente abbiamo assistito sgomenti al vile attentato terroristico del 7 ottobre 2023 ai danni di inermi cittadini israeliani e la feroce reazione israeliana a Gaza. Reazione che, da operazioni di ricerca e recupero ostaggi, ha assunto le tinte fosche di una pulizia etnica di un genocidio vero e proprio, ancor più grottesco perché perpetrato da chi lo ha subito meno di un secolo fa”.
“Ed allora, a giugno 2024 l’Onu ha dichiarato crimini di guerra quelli commessi da Israele conto i palestinesi e, a fronte dell’evidente imbarazzo della comunità internazionale, che borbottava ma non ha prendeva provvedimenti, Israele ha colto l’occasione per chiudere i conti con i suoi nemici storici colpendo obiettivi all’interno di altri paesi fino alla recente invasione del Libano – prosegue – Il clima sempre più rovente non favorisce soluzioni diplomatiche che però continuano ad essere le uniche sensate, le uniche a darci la possibilità di evitare la guerra nucleare tra la Russia e la Nato e la guerra nucleare tra Israele e Iran”.
Meritocrazia Italia “interpreta e raccoglie le istanze dei cittadini comuni i cui interessi sono lontanissimi da questioni geopolitiche, troppo spesso orientate da oligopoli e multinazionali, che modificano equilibri di potere transnazionali al prezzo della vita di cittadini innocenti, di distruzioni e danni incalcolabili al patrimonio culturale e all’ambiente. I cittadini israeliani vogliono la pace, i cittadini palestinesi vogliono la pace, i libanesi vogliono la pace, gli iraniani vogliono la pace, i russi vogliono la pace, gli ucraini vogliono la pace, i tedeschi come gli italiani, i francesi, gli spagnoli, i polacchi, tutti vogliono la pace”. Meritocrazia Italia “si fa interprete di queste istanze e chiede che cessino le armi e si torni al dialogo perché questo e solo questo è il volere dei cittadini del mondo. L’unica scelta sensata”.