Il Congresso di Silvi Marina, ha visto la riconferma quale coordinatore Regionale per la Campania di Meritocrazia Italia di Giuseppe Cataldo: “E’ tempo di bilanci e propositi”.
Il Congresso di Silvi Marina, ha visto la riconferma quale coordinatore Regionale per la Campania di Meritocrazia Italia di Giuseppe Cataldo. “A un anno dalla mia prima presentazione è tempo di bilanci e propositi. Dal congresso di Sorrento ad oggi è palese la forte crescita della nostra associazione in Italia e nello specifico in Campania, dove contiamo circa 3000 associati, mentre di pari passo si è rafforzata la struttura organizzativa interna che oggi vanta un direttivo, coordinatori in ogni provincia campana, un ufficio stampa, un ufficio di segreteria e 6 gruppi tematici di lavoro. L’impianto valoriale e l’impegno quotidiano nello scorso anno ci ha spinti a produrre in totale 226 documenti di cui 50 bollettini di “proposta” e siamo stati presenti, inoltre, in svariate iniziative sia su tematiche ambientali che socio- economiche”.
Una produzione editoriale di elaborati sia tecnici che di informazione che è, gratuitamente, visionabile sulla piattaforma online: www.meritocrazia.eu e sulla pagina Fb Meritocrazia Italia Campania.
“Mi corre l’obbligo – prosegue Cataldo – di ringraziare la squadra campana da me rappresentata e composta da 100 persone che, quali cittadini comuni con svariate competenze e professionalità, hanno deciso di dedicare parte del proprio tempo, in modo assolutamente gratuito ed in autofinanziamento, ai problemi che attanagliano la collettività. Rammento a tutti che Meritocrazia italia è associazione aperta e che stimola la partecipazione per cui ciascuno si può proporre per entrare a far parte del nostro Team. I propositi, dunque, per l’anno che ci divide dal prossimo congresso di Roma, sono impegnativi e stimolanti in quanto in prosieguo con le nostre attività ordinarie cercheremo maggiore apertura e confronto sui territori perché consci che dal territorio parte e si rafforza una reale azione di cittadinanza attiva. L’auspicio resta, dunque, quello di poter continuare a fungere da anello di raccordo tra le istanze del popolo, al quale si vuole dar voce, e le istituzioni, divenendo un punto di riferimento e costituendo per il primo uno strumento per l’espressione e la manifestazione di istanze, richieste e problematiche, e per le seconde un valido supporto tecnico e culturale”.
“Ritengo che nella nostra Campania bisogna puntare, sulla valorizzazione di aspetti quali turismo, cultura con storia e tradizione, sociale, ambiente, senza tralasciare le problematiche ricorrenti sulla visione economica e del mondo del lavoro e quelle legate ad una cultura della legalità e del rispetto verso le diversità, presupposti essenziali per creare reale coesione sociale ed inclusione”.