Meritocrazia Italia: “In Europa prevalga il merito”
Meritocrazia Italia invoca da sempre un ritorno all’Europa dei Popoli originariamente immaginata, fatta di solidarietà e inclusione, e il superamento di logiche di affermazione di potere.
“Dopo un lungo stallo nella scelta della nuova guida dell’ESMA, che ha lasciato l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati con un management ad interim dalla lunga durata, giunge la notizia della nomina del nuovo Presidente, ricaduta sulla tedesca Verena Ross, preferita al Commissario della Consob, Carmine Di Noia. Grazie al curriculum vantato e alle competenze da tutti riconosciute, il candidato italiano per mesi è stato in cima alla lista ristretta stilata a fine 2020 per individuare la nuova guida dell’Ente europeo.
Non può non sorgere il sospetto che le dichiarate esigenze di garanzia della parità di genere servano piuttosto a celare spinte nazionaliste, a discapito, una volta di più, del merito e delle capacità, e con tradimento della vocazione inclusiva che dovrebbe tracciare l’identità europea.
Il dubbio, procurato dalla manovra, che la scelta serva a rafforzare un potere già fortemente centralizzato non aiuta alla serenità dei rapporti internazionali. L’opzione finisce per risultare pericolosamente divisiva proprio nel momento storico nel quale occorrerebbe maggiore unità e armonia di intenti.
Per altro verso, il continuo strumentale ricorso al baluardo della parità di genere, certamente meritevole di tutela, svilisce l’importanza del diritto fondamentale all’equa distribuzione delle opportunità, ne compromette l’effettività e scredita le battaglie con coraggio condotte negli anni.
Meritocrazia Italia invoca da sempre un ritorno all’Europa dei Popoli originariamente immaginata, fatta di solidarietà e inclusione, e il superamento di logiche di affermazione di potere. Che parta dall’Europa la valorizzazione del merito e delle competenze”.