”Sabato è una partita importante con la Lazio. Dobbiamo esser pronti per la gara col Barcellona, in Spagna può succedere di tutto e l’ultimo impegno in Italia ci preparerà al match con i catalani”. Dries Mertens, alla vigilia della conclusione del campionato, affida ai microfoni di Radio Kiss Kiss le sue impressioni sullo scorcio finale di stagione che gli azzurri si apprestano a vivere.
L’attaccante belga si sofferma anche sullo strano effetto che fa giocare a porte chiuse, senza tifosi presenti sugli spalti. ”La prima volta contro l’Inter in Coppa Italia – racconta – era strano, si sentiva tutto in campo. Ora siamo più abituati, va bene, è più facile”.
Il ritorno degli ottavi di Champions si dovrebbe giocare a Barcellona anche se, data la situazione di emergenza per il Covid 19 in Catalogna, non c’è ancora una decisione definitiva. ”Abbiamo giocato la gara di andata in casa contro il Barcellona – dice Mertens – e il ritorno dobbiamo giocarlo da loro, non dobbiamo fare troppi problemi, dobbiamo andare lì e fare la partita”.
”Gattuso – aggiunge l’attaccante – ci sta spronando per quell’impegno. D’altro canto, se non siamo motivati per questa gara non so perché si giochi a calcio. Dobbiamo andare a giocarcela, se passi lì, non è mai successo”.
Mertens è soddisfatto per il rinnovo contrattuale che è stato definito da poco. ”Ho aspettato un po’ – spiega – ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Sento spesso dire che a fine carriera potrei rimanere nel Napoli come dirigente. Ma il mio futuro al momento è solo quello di sabato, è far gol alla Lazio. Ho altri due anni, speriamo tre, voglio pensare al calcio, essere importante per la squadra, aiutare la squadra, aiutare i giovani, questo è il mio ruolo adesso”.
Il Napoli ha praticamente definito l’ingaggio di Osimhen che è un giovane attaccante e Mertens si candida ad aiutarlo ad ambientarsi in città e nella squadra. ”Lo voglio aiutare – dice – possiamo anche giocare insieme. E’ sempre difficile quando vieni da un altro Paese, in un campionato diverso, parli un’altra lingua. La squadra in questi momenti deve aiutarlo e stargli vicino. Napoli è una città bellissima di cui ho parlato già tantissimo e che ho imparato ad amare in questi anni. Sono molto contento – conclude l’attaccante belga – di essere qui e di rimanerci anche in futuro”.