di Gennaro Amabile
Gara 7, all-in per entrambe le squadre e succeda quel che succeda, una delle due squadre questa notte sarà campione…
Spurs con Parker, Ginobili, Leonard, Green e Duncan; Heat con Chalmers, Wade, Miller, James e Bosh.
Primo quarto, e Tony PArker mette i primi due dopo quasi due minuti di gioco.
Non può farsi scappare questa occasione e Lebron “the King” James si mette subito all’opera attaccando il ferro.
Tim Duncan risponde rubando palla e (in contropiede solitario) andando a schiacciare.
Inizio fluido come in Gara6 per Miami con Chalmers che trova un buon canestro subito, però, oscurato dalla bomba di Manu Ginobili.
Manu, dopo la prima delle tante prodezze di Leonard, commette il suo secondo fallo ed è costretto a sedersi in panca.
Wade, segna 4 punti di fila che regalano il 13-10. Al posto di Manu entra Diaw che è subito importante.
Partono le rotazioni anche per Miami, subito dentro Chris “Birdman” Andersen e Shane Battier.
Come Diaw, anche Shane Battier entra e piazza due triple consecutive che danno a Miami il vantaggio sul 15-18.
Il libero di Leonard fa si che il risultato finale dopo i primi dodici minuti di gioco sia di 16-18 per gli Heat.
Assente per tutti i playoff, escluso dalla rotazione in diverse gare, in poco più di cinque minuti di gioco Shane Battier realizza un 3/3 da 3 punti che porta Miami sul +5.
Piccolo break di San Antonio che rientra con Parker e Splitter (20-21).
È di nuovo il momento di Dwayne Wade, che prima stoppa Parker e pori realizza 4 punti filati.
Primo problema per Spoelstra é il numero dei falli di Chris Bosh che, dopo un fallo e canestro di Tim Duncan, arriva a quota 3.
Torna Andersen mentre Lebron con un and-one pazzesco, realizza un canestro di prepotenza e fa capire a tutti che “l’anello” deve essere suo.
Non si ferma qui “the King” che piazza la prima tripla di una lunga serie.
Gary Neal risponde con un clamoroso tiro da 8 metri sul finire dei 24″ a tabellone.
La partita cresce di intensità e dopo una furibonda lotta su un pallone vagante, Miami ha la meglio e va in contropiede con Wade che sigla il 32-37.
I liberi di Duncan riportano gli Spurs ancora più sotto, ma Lebron viene lasciato libero da 3 e punisce nuovamente.
Dopo poco magia in penetrazione di Ginobili e Duncan su assist dell’argentino e si va sul 40-40.
Wade e Lebron non ci stanno e si riportano avanti prima con il canestro difficile di Wade e poi col tap-in di James.
Si va all’intervallo col punteggio di 44-46 Heat.
Il terzo quarto si apre nel segno di Kawhi Leonard: arresto e tiro, fallo e canestro su Miller.
“The King” ricomincia a bombardare ma stavolta Ginobili risponde inventando in area come nessuno.
Leonard continua a realizzare e sembra essere proprio lui la punta offensiva Spurs, insieme a Tim Duncan che attacca Bosh per guadagnare falli che lo taglierebbero fuori dai giochi prima del previsto.
Se Leonard e Duncan sono garanzie, non é lo stesso per Danny Green: non attacca, poca precisione al tiro per un giocatore che tirava con più del 60% dall’arco.
Nel momento in cui Popovich chiama un TimeOut, Green in uscita dal Time out realizza la sua prima e unica bomba per il 57-56 Spurs.
James sembra “on fire” con i piedi dietro l’arco, ne mette due di fila (siamo a 5/7).
La risposta é di Leonard che va dentro e senza guardare il canestro trova un fallo e canestro pazzesco.
Boris Diaw segna una tripla fondamentale che consente ai suoi di restare abbarbicati a questa finale.
Il vantaggio Spurs arriva l’azione successiva con Duncan che in post basso si aiuta col suo amato tabellone.
Continua l’equilibrio ancora grazie a Battier che continua a non sbagliare da 3 e grazie a Chalmers che chiude il quarto con un tiro davvero lontano, a tabellone, sulla sirena: 71-72 per gli Heat.
Ultimo quarto, il più importante della stagione.
Si apre bene per Miami perché Shane nè realizza un altro. 71-75 che diventa 73-75 grazie a Leonard che mangia tutti a rimbalzo offensivo.
C’è Andersen e non Bosh ad inizio quarto e si sente: maggior intensità difensiva e subisce uno sfondamento da Ginobili. Gesto difensivo e per la gara importantissimo.
Shane Battier sbaglia e l’ennesimo tap-in di Duncan che regala il nuovo -2 a San Antonio.
Gli Spurs non mollano.
Ritorna Wade e l’attacco in isolamento continua a funzionare.
Siamo a metà quarto periodo e regna ancora l’equilibrio.
Manu perde una palla che fa infuriare Popovich mentre Bosh commette un blocco irregolare.
L’argentino sa come farsi perdonare e attacca il ferro con la massima decisione per portare a casa due punti che pesano tantissimo.
Lebron risale in cattedra e stampa in faccia a Duncan un canestro bellissimo che vale il +6 Miami (77-83).
Gli Spurs non cedono e Ginobili spara una bomba mettendola a segno.
Shane Battier non ci sta, altra bomba per lui che vale il +6.
Duncan non molla, vuole vincere e lo fa capire a Miami segnando e.. “and one” realizato.
Ottima uscita di Miami dal TimeOut con il canestro di Wade su un geniale assist di Battier.
La bomba da 3 di Leonard regala solo due lunghezze da recuperare.
Chalmers va in lunetta ma sbaglia entrambi i liberi e Miami viene graziata da un erroore di Kawhi Leonard.
L’azione chiave forse della partita é il post-basso non concretizzato da Duncan marcato da Battier che si arrangia come può ma evita i due punti che avrebbero fatto malissimo a Miami.
Spoelstra chiede TimeOut a trentanove secondi dalla fine e si affida a Lebron “The King” James.
James riceve e mette a segno un jumper che rivedremo e rivedremo in questi anni.
Due punti che passano alla storia, un tiro pulito con la mano di disturbo di Duncan.
Canestro che vale una partita, una serie playoff, una stagione intera.
La replica di San Antonio non é efficace perché Manu penetra sul fondo ma non trova scarichi e alza la palla, presa da Lebron James.
I MIAMI HEAT CAMPIONI 2013!!!
Miami é ancora campione, e si appresta a diventare una dinastia che passerà alla storia per questi due anelli vinti.
L’ennesima consacrazione per Lebron James: MVP delle Finals e della stagione regolare (superando anche sua Altezza area Michael Jordan).
Onore agli sconfitti che hanno combattuto in maniera eroica fino alla fine, cedendo solo negli ultimi minuti.
Partendo da un Parker straordinario, passando per gli intramontabili Ginobili e Duncan, passando per le scoperte di Green e Leonard.
Sarà un’estate lunga, lunghissima per entrambe le squadre. Miami, intanto, si gode il “Repeat”.
Finisce così un’altra avvincente stagione NBA e una serie finale incredibilmente avvincente.
“I LOVE THIS GAME”
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