“Michele Prisco tra letteratura e cinema”

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Compagnia dei Trovatori edizioni

Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 18.00, Istituto di Cultura Meridionale

Palazzo Arlotta, Napoli, via Chiatamone 63

 

Un volume per celebrare il centenario della nascita di uno dei più celebri scrittori e giornalisti italiani: “Michele Prisco tra letteratura e cinema”. Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 18, nella sede dell’Istituto di Cultura Meridionale a Palazzo Arlotta di Napoli (via Chiatamone 63), verrà presentato il libro edito dalla Compagnia dei Trovatori, curato da Piero Antonio Toma, disegnato e impaginato da Vittorio Bongiorno e con i contributi di Giulio Ferroni, storico ordinario di Letteratura Italiana all’università La Sapienza di Roma, di Valerio Caprara, critico cinematografico e docente di storia del cinema, e di Alessia Pirro, docente di Letteratura italiana all’università di Dublino. Un volume antologico che intende rievocare la grandezza letteraria e “il grande respiro europeo dell’opera” di Prisco.

Dopo il saluto iniziale dell’avvocato Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale, console onorario della Repubblica di Bulgaria e coordinatore nazionale della Federazione dei Consoli, interverranno alla presentazione del volume Carlo Vecce, presidente del Comitato Nazionale per il Centenario di Michele Prisco che illustrerà il programma delle iniziative che nel corso dell’anno si svolgeranno in alcune città italiane in onore dello scrittore. Poi Matteo Palumbo, già ordinario di Letteratura Italiana all’Università Federico II, e lo scrittore Nando Vitali con Valerio Caprara e Alessia Pirro per uno sguardo completo sulla vita e le opere di Prisco. Un evento che gode del patrocinio morale del Comune di Matera e Plovdiv Capitali Europee della Cultura.

Michele Prisco, nato a Torre Annunziata e morto a Napoli nel 2003, è stato un celebre scrittore e giornalista italiano, critico cinematografico e letterario. Come racconta l’Enciclopedia Treccani “nei suoi primi racconti (La provincia addormentata, 1949; Fuochi a mare, 1957; Punto franco, 1965) e romanzi (Gli eredi del vento, 1951; Figli difficili, 1954; La dama di piazza, 1961; Una spirale di nebbia, 1966; I cieli della sera, 1970) accordò i moduli del romanzo tradizionale con un senso lirico del paesaggio, in particolare napoletano. I romanzi successivi (Gli ermellini neri, 1975; Le parole del silenzio, 1981; Lo specchio cieco, 1984; I giorni della conchiglia, 1989; Terre basse, 1992; Il pellicano di pietra, 1996; Gli altri, 1999) e il volume di racconti Il colore del cristallo (1977), pur fedeli a questo registro, presentano una maggiore complessità di struttura narrativa e d’indagine psicologica”.