Un libico e un egiziano sono stati fermati in queste ore dopo che la nave spagnola Cantabria è sbarcata al molo 3 gennaio, a Salerno con a bordo 400 migranti e le salme di 26 donne tra i 14 e i 18 anni. I due giovani, di trenta e ventidue anni, sarebbero due presunti scafisti. Al momento si attendono maggiori dettagli dalla Procura di Salerno.
Le 26 salme delle giovanissime ragazze sbarcate ieri dalla nave spagnola Cantabria si trovano ancora nella sala mortuaria del cimitero di Salerno in attesa dei tempi necessari per l’effettuazione dell’autopsia. Sulla nave spagnola i cadaveri erano stati congelati per consentirne la preservazione e la possibilità di effettuare l’autopsia. Il primo passo sarà, annuncia il professor Antonello Crisci, perito della Procura di Salerno che ha avviato un’inchiesta, l’effettuazione di un esame esterno sui corpi.
“Poi – spiega Crisci – comunicheremo all’autorità giudiziaria le risultanze e saranno loro a stabilire il da farsi. Nell’arco di una settimana credo che completeremo i primi esami. Poi bisognerà effettuare gli accertamenti istologici, tossicologici e quanto sarà necessario per delineare cosa sia realmente accaduto“.
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