Mila Maraniello, giovane digital artist, darà vita alla mostra personale intitolata “MyAr”- “Napoli, Mystica et Arcana”.
La pittura digitale di Mila Maraniello arriva nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Una tappa significativa per la carriera della giovane digital artist che da oggi, 28 giugno, con vernissage di apertura alle 17, e fino al prossimo 8 luglio, darà vita alla mostra personale intitolata “MyAr“- “Napoli, Mystica et Arcana“.
Allestita nel Corridoio di San Tommaso, l’esposizione – che ha il patrocinio della Città di Napoli ed è curata da Gianpasquale Greco – comprende diciassette opere realizzate dalla protagonista di quel mondo legato alle tecnologie digitali nella produzione artistica. La mostra, sottolineano i promotori in una nota, “illustrerà l’avvicinamento di Mila Maraniello a quei personaggi legati a doppio filo a una Napoli esoterica e misteriosa. Evidenziando quella personale necessità interiore di creare forme e colori superando preconcetti e omologazioni, Mila con i suoi lavori scandaglia i più profondi meandri dell’animo umano”.
Ispirate a quelle figure scaturite da una Napoli segreta e arcana, tra munacielli, negromanti, fantasmi e storie maledette di sangue e tradimento, le opere della Maraniello lasciano intravedere, si aggiunge, “dei sentimenti drammatici di vita pronti a elevarsi verso passionali artifici pittorici”.
Partendo dalla filosofia di presenze mistiche e non tangibili e dai personali guizzi sulla tavoletta grafica, la digital artist evidenzia “una voglia innata di modernità, unita al bisogno di difendere le tracce di tempi lontani sinonimo di remote identità culturali”. In equilibrio tra il passato e il presente, rito e costume, le grafiche in esposizione, si afferma ancora, “sembrano protendersi verso l’infinito e l’ignoto fino a raggiungere l’essenza di una Napoli millenaria intrisa di leggenda”.
Nelle diciassette opere “ammantate di fascino e pullulanti di ‘spiriti’ napoletani, in un gioco a tratti inquietante con i morti che rincorrono i vivi”, Mila Maraniello propone un racconto pittorico fantastico. Una sorta di fiaba a colori “animata da oniriche trasparenze ed incorporee presenze”.