Milan: crisi di idee, gioco e risultati. A Verona, sponda Chievo finisce 0-0

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di Gaetano Piermatteo

Partita deludente quest’oggi a Verona, specchio dell’altrettanto deludente situazione in cui versano Chievo e Milan.

E se è vero che non viene da stupirsi che il Chievo navighi in bassa classifica con il peggior attacco della serie A, è certo del tutto sorprendente come quest’oggi una delle squadre più blasonate del mondo abbia di fatto dimostrato di non avere neppure le risorse mentali per cercare una vittoria che, vista la modestia della squadra avversaria, sarebbe stata il minimo risultato utile per uscire dalla profonda crisi in cui si trova.

Una crisi di idee, prima che di gioco e di risultati, dovuta verosimilmente anche alla confusione gestionale che agita la società dai suoi vertici fino ad un allenatore che cerca, con altrettanta confusione, di rimediare alla mediocre campagna acquisti degli ultimi due anni, con la quale una società ed un Presidente che millantano grandi obiettivi  gli hanno messo a disposizione un mediocre organico, del tutto inadeguato al blasone ed alle aspettative dei tifosi.

Confusione quella del tecnico che si percepisce dalle continue e poco efficaci modifiche tattiche applicate nelle ultime gare, peraltro ancor meno efficaci in quanto applicate da giocatori visibilmente svogliati e poco motivati. Così inevitabilmente scivola via un primo tempo giocato a ritmi da amichevole precampionato e caratterizzato da uno sterile possesso palla milanista e da un anacronistico (quanto efficace) catenaccio da parte dei modesti clivensi cui non pareva vero di avere giocato contro Kakà, Montolivo e compagni senza praticamente subire un tiro in porta. Unica reale occasione da goal un tiro scoccato proprio dal Chievo in azione di contropiede da parte di Estigarribia deviato efficacemente da Abbiati con un tuffo plastico al 16′.

Secondo tempo giocato ad un ritmo decisamente superiore ma contraddistinto dalla stessa atavica assenza di idee della prima frazione. Subito un occasione clamorosa per il Chievo che al 6′ sfrutta un pressing su Kakà e mette tre uomini davanti ad Abbiati: Thereau tira, Abbiati devìa e Rigoni spara incredibilmente fuori a porta semivuota. Brivido sulla schiena di Allegri e dei milanisti che, finalmente, sembrano scuotersi.

Al 13′ Emanuelson ed al 15′ Mexes scuotono la difesa clivense con due tiri molto pericolosi neutralizzati da due grandi parate dell’estremo difensore Puggioni. Al 21′ entra Robinho e la pressione del Milan tocca il suo apice. Al 25′ proprio Robinho prende il tempo alla difesa avversaria e si presenta solo davanti al portiere, ma mentre tutti gridano al goal il pallone si infrange contro il palo.

Sembra la fotografia di una stagione dove tutto gira storto e dove nessuno sembra avere la forza e la lucidità per invertire questo trend.

Così al 37′ viene espulso Montolivo per una doppia ammonizione francamente un po’ troppo punitiva e la partita, nonostante qualche sussulto, più di rabbia che di sostanza, si adagia sul risultato più giusto: un pareggio senza reti  che spiega da solo la povertà di spettacolo e di emozioni a cui oggi abbiamo tutti assistito.