Minacce al funerale di Pino Daniele. Il servizio d’ordine ha bloccato le riprese di tutte le telecamere in prima fila per i funerali di Pino Daniele. Sin dall’inizio della diretta alcuni addetti si sono posizionati davanti al palco per fare in modo di imballare le immagini e atteggiamento ostruzionistico. Anche dopo le richieste di tutti i colleghi di spostarsi, nessuno si muoveva.
Il culmine dell’assurdo, quando una delle nostre telecamere è stata bloccata. Abbiamo ripreso i fatti e una delle due persone che hanno – con atteggiamenti aggressivi e immotivati – aggredito verbalmente il nostro cameraman e spinto via la telecamera, coprendo l’obiettivo. Tutte le telecamere in prima fila hanno ricevuto lo stesso trattamento e tutte quelle collegate con il cavo alla regia hanno ricevuto come regalo il distacco forzato.
La nostra troupe, presente sul posto, ha ripreso tutta la scena in cui si sente chiaramente un addetto al servizio d’ordine rivolgersi ad un operatore di C21 intimandolo ad “abbassare la telecamera, ti dico di abbassare la telecamera“. Al cameraman di C21 addirittura veniva staccato il cavo audio dalla telecamera.
Poi rivolgendosi ai nostri operatori “caro stacca…dobbiamo staccare le telecamere” senza addurre alcuna motivazione di tale inopinato distacco e, insistendo con atteggiamento aggressivo, ha continuato “ti ho detto di staccare la telecamera, abbassala”. L’addetto insistevo ricordando “ti avevo detto di staccare la telecamere“
Infine con fare minaccioso e passando alle vie di fatto ancora una volta “abbassala” e mettendo la mano sull’obiettivo coprendolo e spingendo in basso e all’indietro la telecamera, “Oh, abbassala, la devi levare, la devi levare, non te lo dico più, la prossima volta te la sequestro“. I nostri operatori hanno chiesto quali fossero i motivi di tale censura e aggressione ricevendo risposte evasive e poco chiare.
Arroganti ed evasivi davanti alle nostre richieste e, dopo l’esibizione di tesserini e richiesta di spiegazione, scappano via con gli stessi muscoli con i quali hanno aggredito i cameraman presenti in prima fila, facendosi scudo del momento solenne dei funerali e trovandosi davanti professionisti e persone perbene, non disposte allo scontro.
Tale fatto merita una breve riflessione su questi personaggi che lavorano per il servizio d’ordine, quindi preposti a gestire questi momenti di grande afflusso di persone e di tensione, ma che malati di protagonismo o indirizzati da qualcuno, volevano bloccare le riprese dalla prima fila.
Invito queste persone ad uscire allo scoperto e palesarsi motivando questo loro atteggiamento aggressivo, indicando eventualmente da dove provenissero tali “ordini“. Tale comportamento è lontano dalla attività che svolgono, appunto di gestori dell’ordine. Chi c’è dietro questa censura delle telecamere in prima fila? Ce lo vengano a dire questi signori, o questa fantomatica produzione, senza nascondersi dietro quelle facce anonime e la forza del loro branco, anzi del loro gregge.
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