C’è un murale dedicato a George Floyd, realizzato dallo street artist Jorit, nel quartiere Barra, a Napoli. Assieme a George Floyd, in primo piano, ci sono Malcom X, Angela Davis, Martin Luther King e un messaggio: “Time to change the world”.
“Le sue tragiche parole in punto di morte – scrive lo street artist nel post che su Instagram riporta le foto della sua opera mirale – ‘I can’t breathe’ sono diventate il testamento politico di decine di migliaia di persone che sono scese in piazza negli Usa, da ieri, contro l’ennesimo omicidio di un sistema feroce e spietato contro i più deboli”.
Jorit ha spiegato che “l’omicidio di Floyd è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. “Non è solo un episodio di razzismo – ha affermato, rimarcando il suo sostegno alle lotte in difesa dei diritti – ma io segno di un profondo disagio sociale e le manifestazioni che sono seguite indicano la voglia fortissima di cambiamento”.
L’auspicio è che “possa cambiare qualcosa”, nella società, “in America succedono troppo spesso episodi simili, e non è solo una questione di colore della pelle, ma di disagio diffuso”.