Modello 730, novità 2021: precompilato, istruzioni, scadenza

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730 precompilato

 

Tra le novità in materia di modello 730 in riferimento al 2020 spicca la scadenza fissata al 30 settembre 2021, invece della tradizionale prevista alla fine del mese di luglio

Modello 730, precompilato e non: novità tra scadenza e istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Con l’estate, si entra in piena stagione di modello 730. Tra chi è chiamato a comunicare la propria dichiarazione dei redditi troviamo i lavoratori dipendenti, i pensionati e altri contribuenti, tra cui coloro che percepiscono indennità sostitutive di reddito al lavoro dipendente, i soci delle cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli, i giudici costituzionali e i sacerdoti della Chiesa cattolica, ma anche i lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato inferiore a un anno e i produttori agricoli.

Tra le novità in materia di modello 730 in riferimento al 2020 spicca la scadenza, che rimane lunga, fissata al 30 settembre 2021, invece della tradizionale prevista alla fine del mese di luglio.

Sul fronte delle nuove detrazioni, sul modello 730/2021 fanno il loro debutto il bonus vacanze, il superbonus 110% per lavori di riqualificazione energetica e/o riduzione del rischio sismico e infine il bonus bici.

Per quanto riguarda le novità in materia di detrazioni sulle spese sanitarie, non ci sono cambiamenti per i pagamenti in contanti di farmaci e dispositivi medici, visite mediche presso le strutture pubbliche e visite mediche presso le strutture sanitarie private accreditate con il SSN.

Per le prestazioni fornite da privati non accreditati con il SSN, invece, viene introdotto l’obbligo di pagare con bancomat, carte o bonifici per ottenere la detrazione del 19%. Se la prestazione privata sarà pagata in contanti non si potrà accedere alla detrazione.

Inoltre, dal primo luglio 2020 è entrato in vigore il taglio sul cuneo fiscale, che ha portato un aumento in busta paga a tutti i lavoratori con redditi da lavoro dipendente o assimilato fino a 28 mila euro, noto come trattamento integrativo.

Per coloro che superano la soglia dei 28 mila euro, invece, è prevista una detrazione decrescente, fino allo zero, con l’aumentare del reddito. (Inps, al via le domande per l’assegno familiare 2021-22)